Il pane azzimo e fermentato: simbolo e conflitto tra Oriente e Occidente

The essay presents a new analysis of the Marcian manuscript gr. Z. 154, a fourteenth-century anti-Latin miscellany once owned by Cardinal Bessarion, which gathers texts on the procession of the Holy Spirit and on the controversy over unleavened bread. The study updates the codicological description, identifies more scribal hands than those listed by Mioni, and confirms the dating through the examination of watermarks. Special attention is devoted to the three De azymis treatises, attributed to John VIII of Jerusalem but now recognized as works of Eustratios of Nicaea, and to their role in defining the Eucharistic symbolism of leavened bread as a sign of Christ’s full humanity and divinity. The contribution shows how the debate over unleavened bread, from a ritual dispute, evolved into a dogmatic and identity issue crucial to understanding the growing division between the Eastern and Western Churches.

Il contributo presenta una nuova analisi del manoscritto marciano gr. Z. 154, una miscellanea antilatina del XIV secolo appartenuta a Bessarione, che raccoglie testi sulla processione dello Spirito Santo e sulla controversia del pane azzimo. Lo studio aggiorna la descrizione codicologica e individua un numero maggiore di mani rispetto a quanto segnalato da Mioni, confermando la datazione grazie all’esame delle filigrane. Particolare attenzione è dedicata ai tre trattati De azymis, attribuiti a Giovanni VIII di Gerusalemme ma riconducibili a Eustrazio di Nicea, e al loro ruolo nel definire la simbologia eucaristica del pane fermentato come segno della piena umanità e divinità di Cristo. Il contributo mostra come la controversia sugli azzimi, da disputa rituale, si trasformi in questione dogmatica e identitaria, cruciale per comprendere la progressiva frattura tra le Chiese d’Oriente e d’Occidente.