Il nome della cosa. L'ingegnosa ipotesi di Giuseppe Barbieri per la macchina del teatro di Giulio Camillo Delminio (1980 e 1998)

Scholars of Giulio Camillo Delminio's theatre of memory cannot fail to notice the hypothesis advanced a few years ago by Giuseppe Barbieri. In response to the architectural model proposed by Yates, the scholar suggested thinking of that "extraordinary toy" as a stage device similar to the periatto mentioned by Vitruvius. In this contribution to a miscellany published by Electa, I revisit Barbieri's ingenious hypothesis, which articulated a highly relevant maxim: "the forms of knowledge of the past no longer exist."

Agli studiosi del teatro della memoria di Giulio Camillo Delminio non può sfuggire l'ipotesi avanzata qualche anno fa da Giuseppe Barbieri. In risposta al modello architettonico proposto dalla Yates, lo studioso suggeriva di pensare a quel "giocattolo straordinario" come a un dispositivo scenico simile al periatto richiamato da Vitruvio. In questo contributo in miscellanea edita da Electa, ripercorro l'ingegnosa ipotesi di Barbieri che ebbe a dire una massima quanto mai attuale: "non ci sono più le forme del sapere di una volta"...