A mo’ di conclusione: arte ed esoterismo, cosa ci dicono le scienze umane e sociali?

In questo libro abbiamo esplorato l’ambiguo, giocoso e problematico rapporto tra Giacomo Casanova e il mondo della spiritualità, dell’esoterismo e della religione in generale. La dimensione religiosa è stata messa in secondo piano dagli studiosi di Casanova, probabilmente per una serie di ragioni: in primis, perché lo stesso Casanova non prendeva sempre sul serio le questioni religiose, rendendo la stessa tematica meno degna di nota agli occhi degli studiosi di storia delle religioni; in secondo luogo, perché la concezione di una spiritualità materiale, sensuale, libertina ed eterodossa è stata per decenni considerata come irrazionale, irrilevante e marginale e infine perché la messa in scena del dubbio, dell’irriverenza, dello scherzo riguardo il sacro è stata spesso considerata come prettamente secolare, riducendo la complessità e le incongruenze degli esseri umani . Questo libro mira non solo a mettere in risalto le dimensioni esoteriche, spirituali e religiose di Casanova, ma anche a contribuire allo studio di una religiosità meno nota, caratterizzata da una certa materialità, irriverenza, inquietudine, sensualità e che spesso si esprime attraverso l’arte.