Opera dalla brillante verve espressionistica, il terzo libro di «Lettere» di Andrea Calmo (Venezia, 1552) partecipa dello stesso, raffinato cortocircuito temporale di cui già godono i due precedenti. Firmate da fittizi pescatori appartenenti all’antichità lagunare, le missive s’indirizzano a figure storiche del Cinquecento veneziano, con qualche ragguardevole escursione fuori dai Serenissimi domini. I destinatari calmiani sono dunque patrizi, cittadini e popolani noti all’epoca, ma col tempo dimenticati. Attraverso le fonti più varie è però oggi possibile ricostruirne, almeno sommariamente, le biografie, restituendo agli studi sull’autore un profilo nettamente più definito.
Le «Lettere» di Andrea Calmo: assaggi sul terzo libro (1552)
Giulia Scivales
2025-01-01
Abstract
Opera dalla brillante verve espressionistica, il terzo libro di «Lettere» di Andrea Calmo (Venezia, 1552) partecipa dello stesso, raffinato cortocircuito temporale di cui già godono i due precedenti. Firmate da fittizi pescatori appartenenti all’antichità lagunare, le missive s’indirizzano a figure storiche del Cinquecento veneziano, con qualche ragguardevole escursione fuori dai Serenissimi domini. I destinatari calmiani sono dunque patrizi, cittadini e popolani noti all’epoca, ma col tempo dimenticati. Attraverso le fonti più varie è però oggi possibile ricostruirne, almeno sommariamente, le biografie, restituendo agli studi sull’autore un profilo nettamente più definito.| File | Dimensione | Formato | |
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