Il contributo si sofferma su un testo minore di Lorenzo de’ Medici, composto per un’occasione carnevalesca probabilmente nei pieni anni Settanta del Quattrocento. In forma di rispetti continuati caudati o di canzone in ottave con congedo distico, gli 82 endecasillabi affrontano il tema delle gioie fisiche dell’amore, riconosciute in «sette gradi» che vanno dal «guardare» all’atto sessuale, secondo un ventaglio molto ampio che trova solo alcuni appigli nella letteratura latina classica e post-classica. Con tali caratteri le «Sette allegreze», di cui si offre il testo critico commentato, si rivelano anche un testo didattico, rivolte ai giovani e pensato per un pubblico popolare.
«Le sette allegreze» di Lorenzo de’ Medici
Tiziano Zanato
2025-01-01
Abstract
Il contributo si sofferma su un testo minore di Lorenzo de’ Medici, composto per un’occasione carnevalesca probabilmente nei pieni anni Settanta del Quattrocento. In forma di rispetti continuati caudati o di canzone in ottave con congedo distico, gli 82 endecasillabi affrontano il tema delle gioie fisiche dell’amore, riconosciute in «sette gradi» che vanno dal «guardare» all’atto sessuale, secondo un ventaglio molto ampio che trova solo alcuni appigli nella letteratura latina classica e post-classica. Con tali caratteri le «Sette allegreze», di cui si offre il testo critico commentato, si rivelano anche un testo didattico, rivolte ai giovani e pensato per un pubblico popolare.I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



