Tra stile e propaganda: gli haori e l'identità del Giappone del primo Novecento

Il saggio esplora il ruolo dell'haori, una giacca tradizionale giapponese, come veicolo di propaganda nel Giappone del primo Novecento, un'epoca di profonde trasformazioni culturali e artistiche. L'analisi si concentra sull'interazione tra stile, identità nazionale e diffusione ideologica, soprattutto in relazione all'espansione imperiale. In un contesto di coesistenza di correnti artistiche come l'ukiyoe, lo Shinhanga e il Sōsaku hanga, l'haori emerse con decorazioni interne spesso celate (haura), una tradizione radicata nel periodo Edo. Questa caratteristica permise una propaganda discreta, definita “patriottismo nascosto”, che rinforzava i valori nazionalistici senza ostentazione pubblica, a differenza dell'abbigliamento per bambini, che presentava immagini esplicite per l'indottrinamento precoce. Le raffigurazioni sugli haori mostravano scene di battaglia, aerei da guerra, mappe del Manchukuo e simboli nazionalistici come il Monte Fuji, glorificando la nazione e i suoi successi militari. Attraverso un sapiente adattamento dello stile Yōga e del simbolismo naturalistico del Nihonga, l'haori divenne un mezzo eccezionalmente efficace e culturalmente sofisticato per la diffusione di ideologie.