L’arte, secondo Diderot, trova il suo modello nella natura, ma nel "Paradosso sull’attore" afferma che il teatro è finzione e che l’arte dev’essere menzogna, affinché il suo effetto sia veritiero e capace di emozionare il pubblico. «Non si va a teatro per veder piangere», infatti, «ma per sentire discorsi che ci strappano le lacrime», sostiene uno dei personaggi messi in scena. Il vero paradosso di questo dialogo é però la tesi più nota e dibattuta, cioè che l’attore insensibile, freddo e capace di controllare le proprie emozioni, sia superiore all’attore passionale, che si lascia trasportare dai sentimenti del proprio personaggio.
Filosofia, sensibilità e arte in Diderot: un rapporto paradossale
Valentina Sperotto and Valentina Sperotto
2022-01-01
Abstract
L’arte, secondo Diderot, trova il suo modello nella natura, ma nel "Paradosso sull’attore" afferma che il teatro è finzione e che l’arte dev’essere menzogna, affinché il suo effetto sia veritiero e capace di emozionare il pubblico. «Non si va a teatro per veder piangere», infatti, «ma per sentire discorsi che ci strappano le lacrime», sostiene uno dei personaggi messi in scena. Il vero paradosso di questo dialogo é però la tesi più nota e dibattuta, cioè che l’attore insensibile, freddo e capace di controllare le proprie emozioni, sia superiore all’attore passionale, che si lascia trasportare dai sentimenti del proprio personaggio.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Sperotto_Tagliapietra_2022 - Paradosso sull_attore Diderot.pdf
non disponibili
Tipologia:
Versione dell'editore
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
5.14 MB
Formato
Adobe PDF
|
5.14 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



