Nel dibattito contemporaneo interno alla teoria critica e alla filosofia sociale, Agire sociale e natura umana ha generalmente ricoperto un’importanza secondaria rispetto ai lavori successivi di Honneth e Joas14, per due ragioni principali. La prima è che quest’opera racchiude alcune tematiche centrali per lo sviluppo del loro pensiero e l’elaborazione delle loro teorie filosofiche più famose, venendo dunque frequentemente approcciata alla stregua di un mero lavoro preparatorio. In quest’opera vengono rintracciate le radici della teoria del riconoscimento di Honneth e della teoria dell’azione di Joas15, un’operazione di per sé legittima, che tuttavia finisce per sacrificare e sottovalutare il potenziale teorico autonomo di questo lavoro di gioventù. La seconda motivazione è che in Agire sociale e natura umana Honneth e Joas non traggono conclusioni ultime, né delineano una teoria o un paradigma sistematico della natura e dell’essere umano, come loro stessi sottolineano nell’Introduzione alla traduzione italiana16. Questo lavoro giovanile è un’«opera aperta», che ricorda la tecnica del «non-finito» utilizzata in scultura. Come nei Prigioni di Michelangelo, Agire sociale e natura umana delinea delle direzioni, delle tensioni da una matrice teorica estremamente varia. Non traccia forme statiche, categorie nette, conclusioni definite. È un «non-finito», che riflette chiari motivi teorici e metodologici. Da un lato, vi è l’intenzione di rispecchiare nella forma della teoria l’«apertura» che caratterizza la natura e la natura umana. Dall’altro, l’opera intende dischiudere orizzonti teorici e critici multiformi, che possano perciò essere collettivamente esplorati, con uno sforzo partecipato, al di là dei confini dell’opera stessa. L’unicità di questo libro risiede, dunque, nel fatto che non offre un’immagine monistica, statica, astorica e universale della natura, ma plurale, creativa, storica e molteplice, e rappresenta non un sistema, ma una bussola per la delineazione di una critica sociale fondata su un concetto di «natura».

Un posto nel mondo: tra natura e critica

Francesca Sofia Alexandratos
2023-01-01

Abstract

Nel dibattito contemporaneo interno alla teoria critica e alla filosofia sociale, Agire sociale e natura umana ha generalmente ricoperto un’importanza secondaria rispetto ai lavori successivi di Honneth e Joas14, per due ragioni principali. La prima è che quest’opera racchiude alcune tematiche centrali per lo sviluppo del loro pensiero e l’elaborazione delle loro teorie filosofiche più famose, venendo dunque frequentemente approcciata alla stregua di un mero lavoro preparatorio. In quest’opera vengono rintracciate le radici della teoria del riconoscimento di Honneth e della teoria dell’azione di Joas15, un’operazione di per sé legittima, che tuttavia finisce per sacrificare e sottovalutare il potenziale teorico autonomo di questo lavoro di gioventù. La seconda motivazione è che in Agire sociale e natura umana Honneth e Joas non traggono conclusioni ultime, né delineano una teoria o un paradigma sistematico della natura e dell’essere umano, come loro stessi sottolineano nell’Introduzione alla traduzione italiana16. Questo lavoro giovanile è un’«opera aperta», che ricorda la tecnica del «non-finito» utilizzata in scultura. Come nei Prigioni di Michelangelo, Agire sociale e natura umana delinea delle direzioni, delle tensioni da una matrice teorica estremamente varia. Non traccia forme statiche, categorie nette, conclusioni definite. È un «non-finito», che riflette chiari motivi teorici e metodologici. Da un lato, vi è l’intenzione di rispecchiare nella forma della teoria l’«apertura» che caratterizza la natura e la natura umana. Dall’altro, l’opera intende dischiudere orizzonti teorici e critici multiformi, che possano perciò essere collettivamente esplorati, con uno sforzo partecipato, al di là dei confini dell’opera stessa. L’unicità di questo libro risiede, dunque, nel fatto che non offre un’immagine monistica, statica, astorica e universale della natura, ma plurale, creativa, storica e molteplice, e rappresenta non un sistema, ma una bussola per la delineazione di una critica sociale fondata su un concetto di «natura».
2023
Agire sociale e natura umana
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