Nel contesto contemporaneo, profondamente influenzato dalla pervasività delle tecnologie digitali e robotiche, i lavoratori sono chiamati non solo ad acquisire competenze sempre più complesse (Dato, 2017), ma anche a ripensare radicalmente la propria identità professionale (OCSE, 2019). Tale riconfigurazione identitaria si configura come un processo trasformativo che implica la revisione critica dei quadri concettuali, etici, emotivi e valoriali dell’individuo (d’Aniello, 2017). In risposta a queste sfide, si rende necessario un ripensamento dei paradigmi formativi, che superi il modello andragogico a favore di un approccio eutagogico (Hase & Kenyon, 2000; Blaschke, 2012). L’eutagogia, intesa come forma di apprendimento autodeterminato, si fonda su quattro principi fondamentali (Costa, 2023): l’agency dell’individuo in apprendimento, che assume un ruolo attivo e responsabile nella definizione del proprio percorso; l’autoefficacia e la capacitazione, come condizioni per l’attivazione di progettualità formative autonome e contestuali; la metacognizione, quale strumento per favorire la riflessione critica e l’apprendimento trasformativo; e infine, la natura non lineare dell’apprendimento, che assume tratti rizomatici e connettivisti. In questa prospettiva, l’eutagogia si configura come un framework teorico e operativo capace di interpretare e guidare i processi di apprendimento nei nuovi ecosistemi lavorativi, promuovendo una formazione orientata alla trasformazione personale e professionale in ambienti caratterizzati da complessità, imprevedibilità e continua evoluzione

Agire lavorativo tra innovazione e nuovi modelli per la qualificazione dell’apprendimento

Costa Massimiliano
2024-01-01

Abstract

Nel contesto contemporaneo, profondamente influenzato dalla pervasività delle tecnologie digitali e robotiche, i lavoratori sono chiamati non solo ad acquisire competenze sempre più complesse (Dato, 2017), ma anche a ripensare radicalmente la propria identità professionale (OCSE, 2019). Tale riconfigurazione identitaria si configura come un processo trasformativo che implica la revisione critica dei quadri concettuali, etici, emotivi e valoriali dell’individuo (d’Aniello, 2017). In risposta a queste sfide, si rende necessario un ripensamento dei paradigmi formativi, che superi il modello andragogico a favore di un approccio eutagogico (Hase & Kenyon, 2000; Blaschke, 2012). L’eutagogia, intesa come forma di apprendimento autodeterminato, si fonda su quattro principi fondamentali (Costa, 2023): l’agency dell’individuo in apprendimento, che assume un ruolo attivo e responsabile nella definizione del proprio percorso; l’autoefficacia e la capacitazione, come condizioni per l’attivazione di progettualità formative autonome e contestuali; la metacognizione, quale strumento per favorire la riflessione critica e l’apprendimento trasformativo; e infine, la natura non lineare dell’apprendimento, che assume tratti rizomatici e connettivisti. In questa prospettiva, l’eutagogia si configura come un framework teorico e operativo capace di interpretare e guidare i processi di apprendimento nei nuovi ecosistemi lavorativi, promuovendo una formazione orientata alla trasformazione personale e professionale in ambienti caratterizzati da complessità, imprevedibilità e continua evoluzione
2024
Ricerca pedagogica e bene comune: modelli teorico-metodologici e public engagemen
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