L’articolo studia Los españoles pintados por sí mismos, una raccolta di tipi o stampe costumbristas della metà del XIX sec., accompagnati da incisioni, xilografie e disegni di vari artisti. Questi brevi testi costituiscono un esempio della produzione costumbrista spagnola, pur presentando specificità proprie, come il carattere collettaneo o il connubio fra testo e immagine. Gli autori muovono da una concezione moderna della letteratura, dalla “mimesi costumbrista”, e rappresentano la realtà nella quotidianità intrastorica, con un tipo di scrittura aderente al modello contemplato che associano alla pratica pittorica. Si parla infatti di ‘articoli’ o ‘quadri’ di costume, che ritraggono il contesto sociale e lo riproducono come su una tela. L’opera si colloca a metà strada fra studio etnografico e caricatura, e alcuni disegni e riferimenti testuali evidenziano l’influsso dei Caprichos di Goya. I contributi presentano figure madrilene ma anche tipi regionali e, per quanto le figure maschili siano più numerose, non mancano i tipi femminili. Il testo appartiene a un tipo di letteratura che Walter Benjamin ha definito “panoramatica”, contemporanea ai panorami pittorici, concetto che egli estende all’ambito sociale, di cui la letteratura “panoramatica” offre appunto una visione d’insieme, come ben dimostra il volume studiato.
"Los españoles pintados por sí mismos". Il costumbrismo spagnolo fra tradizione e realismo (articolo in collaborazione con B. Greco, Veronica Orazi è autrice delle pp. 68-77 e 83-87)
veronica orazi
2022-01-01
Abstract
L’articolo studia Los españoles pintados por sí mismos, una raccolta di tipi o stampe costumbristas della metà del XIX sec., accompagnati da incisioni, xilografie e disegni di vari artisti. Questi brevi testi costituiscono un esempio della produzione costumbrista spagnola, pur presentando specificità proprie, come il carattere collettaneo o il connubio fra testo e immagine. Gli autori muovono da una concezione moderna della letteratura, dalla “mimesi costumbrista”, e rappresentano la realtà nella quotidianità intrastorica, con un tipo di scrittura aderente al modello contemplato che associano alla pratica pittorica. Si parla infatti di ‘articoli’ o ‘quadri’ di costume, che ritraggono il contesto sociale e lo riproducono come su una tela. L’opera si colloca a metà strada fra studio etnografico e caricatura, e alcuni disegni e riferimenti testuali evidenziano l’influsso dei Caprichos di Goya. I contributi presentano figure madrilene ma anche tipi regionali e, per quanto le figure maschili siano più numerose, non mancano i tipi femminili. Il testo appartiene a un tipo di letteratura che Walter Benjamin ha definito “panoramatica”, contemporanea ai panorami pittorici, concetto che egli estende all’ambito sociale, di cui la letteratura “panoramatica” offre appunto una visione d’insieme, come ben dimostra il volume studiato.File | Dimensione | Formato | |
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