La capacità di giudicare, classificare e di ricercare nessi causali fra eventi eterogenei è una delle caratteristiche cognitive essenziali della nostra specie. Sebbene la presenza di questa facoltà sia indipendente da differenze culturali e storiche, il contenuto delle sue rappresentazioni è variato, nel corso della deep history che ha caratterizzato il processo di antropizzazione, e nella recente storia dei cambiamenti dei paradigmi epistemici. Secondo il filosofo pragmatista Wilfrid Sellars, possiamo distinguere tre stili cognitivi associabili alle peculiari modalità di interpretazione e manipolazione ambientale dalla nostra nicchia ecologica: l’immagine originaria, l’immagine manifesta e l’immagine scientifica. Confrontare l’attitudine tassonomica individuata da Lévi-Strauss ne La pensée sauvage con le tre immagini di Sellars costituisce un passaggio preliminare per poter introdurre i temi della naturalizzazione delle arti della memoria, del rapporto fra memoria, mente estesa e automazione in seno alle human sciences e della generale “mutazione neurologica” innescata dalla rivoluzione digitale.

Una scienza senza nomi. Arti della memoria filogenesi culturale e cultural analytics

Guariento Tommaso
Writing – Original Draft Preparation
2020-01-01

Abstract

La capacità di giudicare, classificare e di ricercare nessi causali fra eventi eterogenei è una delle caratteristiche cognitive essenziali della nostra specie. Sebbene la presenza di questa facoltà sia indipendente da differenze culturali e storiche, il contenuto delle sue rappresentazioni è variato, nel corso della deep history che ha caratterizzato il processo di antropizzazione, e nella recente storia dei cambiamenti dei paradigmi epistemici. Secondo il filosofo pragmatista Wilfrid Sellars, possiamo distinguere tre stili cognitivi associabili alle peculiari modalità di interpretazione e manipolazione ambientale dalla nostra nicchia ecologica: l’immagine originaria, l’immagine manifesta e l’immagine scientifica. Confrontare l’attitudine tassonomica individuata da Lévi-Strauss ne La pensée sauvage con le tre immagini di Sellars costituisce un passaggio preliminare per poter introdurre i temi della naturalizzazione delle arti della memoria, del rapporto fra memoria, mente estesa e automazione in seno alle human sciences e della generale “mutazione neurologica” innescata dalla rivoluzione digitale.
2020
Immagine e memoria nell’era digitale
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