Il 2025 sarà un anno cruciale per l’industria automobilistica europea, con l’entrata in vigore di limiti più severi alle emissioni. I produttori dovranno accelerare l’elettrificazione, ma molti europei e statunitensi risultano in ritardo rispetto ai concorrenti asiatici, specialmente nell’offerta di auto compatte, fondamentali per il mercato dell’Europa meridionale. Le difficoltà del settore hanno sollevato preoccupazioni, con alcuni leader industriali e politici che denunciano un vantaggio ingiusto per i produttori cinesi, portando all’introduzione di dazi. In Italia, la crisi della produzione automobilistica è profonda, con livelli storicamente bassi e difficoltà per i fornitori. Il governo ha chiesto di anticipare la revisione del target di emissioni zero dal 2035 al 2025. La fusione FCA-PSA in Stellantis ha ridotto il ruolo italiano nelle attività di ricerca e sviluppo, aggravando la situazione. Lo studio analizza come la filiera italiana stia affrontando la transizione tecnologica, tra opportunità legate all’elettrificazione e rischi di contrazione. La digitalizzazione e lo sviluppo di infrastrutture di ricarica stanno ridefinendo i confini del settore, ma resta da capire se il bilancio complessivo della trasformazione sarà positivo o negativo per l’industria italiana.
La crisi dell’auto italiana tra eredità del passato e un futuro possibile
anna morettiWriting – Review & Editing
;francesco zirpoli
Writing – Original Draft Preparation
2025-01-01
Abstract
Il 2025 sarà un anno cruciale per l’industria automobilistica europea, con l’entrata in vigore di limiti più severi alle emissioni. I produttori dovranno accelerare l’elettrificazione, ma molti europei e statunitensi risultano in ritardo rispetto ai concorrenti asiatici, specialmente nell’offerta di auto compatte, fondamentali per il mercato dell’Europa meridionale. Le difficoltà del settore hanno sollevato preoccupazioni, con alcuni leader industriali e politici che denunciano un vantaggio ingiusto per i produttori cinesi, portando all’introduzione di dazi. In Italia, la crisi della produzione automobilistica è profonda, con livelli storicamente bassi e difficoltà per i fornitori. Il governo ha chiesto di anticipare la revisione del target di emissioni zero dal 2035 al 2025. La fusione FCA-PSA in Stellantis ha ridotto il ruolo italiano nelle attività di ricerca e sviluppo, aggravando la situazione. Lo studio analizza come la filiera italiana stia affrontando la transizione tecnologica, tra opportunità legate all’elettrificazione e rischi di contrazione. La digitalizzazione e lo sviluppo di infrastrutture di ricarica stanno ridefinendo i confini del settore, ma resta da capire se il bilancio complessivo della trasformazione sarà positivo o negativo per l’industria italiana.File | Dimensione | Formato | |
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