A partire dalla seconda metà del XV secolo le icone (post)bizantine ebbero larga diffusione in tutto il bacino Mediterraneo e nell’Europa Occidentale. In seguito alla caduta dell’impero Bizantino, il centro principale della loro produzione diventò l’isola di Creta, sotto dominio veneziano a partire dal 1212. Le élite politiche di Venezia presero presto coscienza del potere che questi oggetti di devozione potevano avere, tanto a livello di controllo delle popolazioni colonizzate, quanto come beni di valore mercantile. Già sul tramontare del XIII secolo si cominciarono ad elaborare i primi coinvolgimenti rituali di icone nei cerimoniali veneziani delle colonie levantine, che durarono per tutto il periodo del dominio veneziano. Durante i secoli seguenti si presero importanti misure anche per regolamentare la loro produzione e vendita, cercando di diffondere e controllare il loro consumo. In questa dinamica di mercato assunsero un ruolo importante anche le persone che si muovevano con una certa frequenza tra l’Europa Occidentale, Venezia, Creta e la Terra Santa. In questa occasione verrà presentato il coinvolgimento di tre principali categorie di individui alla diffusione delle icone prodotte a Candia tra XV e XVII secolo, ossia dei frati, dei pellegrini e dei veneziani abitanti a Creta.
Sacri viaggiatori: persone e icone tra Venezia e Candia
Danai Thomaidis
2024-01-01
Abstract
A partire dalla seconda metà del XV secolo le icone (post)bizantine ebbero larga diffusione in tutto il bacino Mediterraneo e nell’Europa Occidentale. In seguito alla caduta dell’impero Bizantino, il centro principale della loro produzione diventò l’isola di Creta, sotto dominio veneziano a partire dal 1212. Le élite politiche di Venezia presero presto coscienza del potere che questi oggetti di devozione potevano avere, tanto a livello di controllo delle popolazioni colonizzate, quanto come beni di valore mercantile. Già sul tramontare del XIII secolo si cominciarono ad elaborare i primi coinvolgimenti rituali di icone nei cerimoniali veneziani delle colonie levantine, che durarono per tutto il periodo del dominio veneziano. Durante i secoli seguenti si presero importanti misure anche per regolamentare la loro produzione e vendita, cercando di diffondere e controllare il loro consumo. In questa dinamica di mercato assunsero un ruolo importante anche le persone che si muovevano con una certa frequenza tra l’Europa Occidentale, Venezia, Creta e la Terra Santa. In questa occasione verrà presentato il coinvolgimento di tre principali categorie di individui alla diffusione delle icone prodotte a Candia tra XV e XVII secolo, ossia dei frati, dei pellegrini e dei veneziani abitanti a Creta.File | Dimensione | Formato | |
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