Le disposizioni sui comuni per il 2021: una rassegna normativa nella fase di ripresa del Paese

Il saggio ripercorre le innovazioni normative per i comuni italiani nell'anno 2021. “Il paradigma è cambiato”. Così esordiva nel dicembre 2021 il IV Convegno Nazionale di Contabilità Pubblica1. Che il mondo fosse cambiato era già chiaro da più di un anno2. L’inversione di tendenza degli anni immediatamente precedenti la pandemia ha ricevuto una forte spinta, per effetto delle risorse dapprima stanziate a livello nazionale per mitigare gli effetti economico-sociali della pandemia e successivamente a livello europeo con il Next Generation EU (NGEU). Nel precedente Rapporto, si era già detto del cambio di ruolo degli enti locali da “bancomat” a “front office” dello Stato. L’attuale vede i comuni ancor più nel ruolo di ente di prima istanza del cittadino, dinnanzi alla velocità, complessità e interdipendenza di ogni capo del mondo. Il rilancio dei territori, a seguito di eventi esogeni mondiali, come la pandemia di Covid-19, la guerra in Ucraina (che ha modificato le relazioni internazionali), la scarsità delle materie prime e la ripresa dell’inflazione è oggi ancora più importante. Si ripercorrono i principali provvedimenti normativi che hanno interessato gli enti locali italiani nel corso del 2021, fino alla cessazione dello stato di emergenza del 31 marzo 20223. Così come il 2020, anche il 2021 è stato un anno di grande produzione normativa, dal duplice carattere: ancora fortemente emergenziale, da un lato, e intensamente programmatorio e di “preparazione” alla realizzazione del PNRR, dall’altro. La rassegna che segue non dovrà considerarsi esaustiva dell’intero panorama normativo, ancor di più nella presente edizione, considerato l’elevato ed articolato livello di legiferazione che è stato adottato per preparare il Paese alla realizzazione del Piano.