Łódź, primavera del 1947. Sul banco degli imputati della Corte Distrettuale siede Hans Biebow, nato a Brema nel 1902 e amministratore (Amtsleiter) del ghetto di Łódź dal 1940 al 1944, considerato dallo stato polacco uno dei dieci criminali nazisti più pericolosi, al pari di persone come Rudolf Höß (capo di Auschwitz), Arthur Greiser (Gauleiter del Warthegau) o Hans Frank (Governatore del Governatorato Generale). Perché questa attenzione per colui che sulla carta non fu mai nulla più di un amministratore civile? La risposta si trova analizzando il complesso sistema che venne a costituire l’amministrazione nazista dei territori occupati, per il quale il ghetto di Łódź rappresenta un osservatorio unico e privilegiato. Grazie infatti all’abbondanza di documenti ad oggi disponibili sul caso specifico è possibile ricostruire quella che fu a tutti gli effetti una grande mise en scène: una tragedia corale fatta di miti e lotte di potere, ma anche di ambivalenze ed invidie che, nel loro intrecciarsi e confondersi, riflette le molte sfaccettature assunte dal potere nazista durante il conflitto bellico.

Hans Biebow dopo il 1941: la Wehrmacht, la Soluzione Finale e la fine del ghetto di Łódź

Pobbe
;
Anna Veronica
2020-01-01

Abstract

Łódź, primavera del 1947. Sul banco degli imputati della Corte Distrettuale siede Hans Biebow, nato a Brema nel 1902 e amministratore (Amtsleiter) del ghetto di Łódź dal 1940 al 1944, considerato dallo stato polacco uno dei dieci criminali nazisti più pericolosi, al pari di persone come Rudolf Höß (capo di Auschwitz), Arthur Greiser (Gauleiter del Warthegau) o Hans Frank (Governatore del Governatorato Generale). Perché questa attenzione per colui che sulla carta non fu mai nulla più di un amministratore civile? La risposta si trova analizzando il complesso sistema che venne a costituire l’amministrazione nazista dei territori occupati, per il quale il ghetto di Łódź rappresenta un osservatorio unico e privilegiato. Grazie infatti all’abbondanza di documenti ad oggi disponibili sul caso specifico è possibile ricostruire quella che fu a tutti gli effetti una grande mise en scène: una tragedia corale fatta di miti e lotte di potere, ma anche di ambivalenze ed invidie che, nel loro intrecciarsi e confondersi, riflette le molte sfaccettature assunte dal potere nazista durante il conflitto bellico.
2020
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