Il volume si configura come un manuale per facilitare la comunicazione interculturale tra italiani e sudanesi allargando la riflessione interculturale ad un pubblico internazionale per valorizzare il plurilinguismo e, quindi, la compresenza e l’interazione proficua tra le possibili differenze interlinguistiche e interculturali. Altre note fondamentali per orientarsi nel questo volume: – il pubblico ideale a cui si rivolge questo volume è generico: specialisti della materia ma anche – e soprattutto – persone comuni che, per varie ragioni (lavoro, affetti, vita, semplice curiosità), si interessano alle relazioni tra Italia e Sudan nello specifico. Per questo ci siamo basati su un modello di riferimento nato nel mondo accademico (Balboni 1999, 2007; Balboni, Caon 2015) ma abbiamo tenuto uno stile comunicativo non accademico che potesse facilitare la lettura ai ‘non addetti ai lavori’; – il suo scopo è quello di focalizzare alcuni punti chiave della comunicazione interculturale e non ha nessuna pretesa di esaustività; le interviste, per quanto orientate ad offrire una panoramica più diversificata possibile, non possono certo offrire una mappatura delle infinite sfumature dei comportamenti umani: come diremo più volte nei capitoli, a comunicare non sono culture ma persone, ognuna con il proprio modo originale di rielaborare gli stimoli e i condizionamenti che la sua cultura offre. Sulla base di queste premesse, i risultati di questo lavoro sono presentati nei capitoli a seguire che speriamo possano offrire alcuni spunti di riflessione non solo rispetto alla cultura degli ‘altri’ ma anche rispetto alle nostre abitudini con l'obiettivo di relativizzare e vederne il loro valore e la loro parzialità.
L'indagine e la metodologia della ricerca
VALERIA TONIOLI
2018-01-01
Abstract
Il volume si configura come un manuale per facilitare la comunicazione interculturale tra italiani e sudanesi allargando la riflessione interculturale ad un pubblico internazionale per valorizzare il plurilinguismo e, quindi, la compresenza e l’interazione proficua tra le possibili differenze interlinguistiche e interculturali. Altre note fondamentali per orientarsi nel questo volume: – il pubblico ideale a cui si rivolge questo volume è generico: specialisti della materia ma anche – e soprattutto – persone comuni che, per varie ragioni (lavoro, affetti, vita, semplice curiosità), si interessano alle relazioni tra Italia e Sudan nello specifico. Per questo ci siamo basati su un modello di riferimento nato nel mondo accademico (Balboni 1999, 2007; Balboni, Caon 2015) ma abbiamo tenuto uno stile comunicativo non accademico che potesse facilitare la lettura ai ‘non addetti ai lavori’; – il suo scopo è quello di focalizzare alcuni punti chiave della comunicazione interculturale e non ha nessuna pretesa di esaustività; le interviste, per quanto orientate ad offrire una panoramica più diversificata possibile, non possono certo offrire una mappatura delle infinite sfumature dei comportamenti umani: come diremo più volte nei capitoli, a comunicare non sono culture ma persone, ognuna con il proprio modo originale di rielaborare gli stimoli e i condizionamenti che la sua cultura offre. Sulla base di queste premesse, i risultati di questo lavoro sono presentati nei capitoli a seguire che speriamo possano offrire alcuni spunti di riflessione non solo rispetto alla cultura degli ‘altri’ ma anche rispetto alle nostre abitudini con l'obiettivo di relativizzare e vederne il loro valore e la loro parzialità.File | Dimensione | Formato | |
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