Nella prima metà del Seicento, i giovani patrizi e letterati che gravitavano intorno all’Accademia degli Incogniti e all’Università patavina, importante fucina dell’aristotelismo eterodosso, fecero della Repubblica di Venezia il principale centro italiano del libero pensiero. Tra le opere prodotte, l’Alcibiade fanciullo a scuola di Antonio Rocco rappresenta forse uno dei più riusciti esercizi filosofici di legittimazione della libertà sessuale, a lungo censurato e deprecato per il contenuto osceno della trama. Il contributo si propone di rilevare alcune indicative assonanze tra il materiale culturale dell’Alcibiade e i ragionamenti eterodossi espressi dagli inquisiti per sodomia dalle magistrature veneziane, secolari e religiose, nel corso del Seicento e del Settecento.
«La sodomia è boccone da principi». Voci libertine fuori dallAccademia: il caso veneziano tra Sei e Settecento
Tommaso Scaramella
2017-01-01
Abstract
Nella prima metà del Seicento, i giovani patrizi e letterati che gravitavano intorno all’Accademia degli Incogniti e all’Università patavina, importante fucina dell’aristotelismo eterodosso, fecero della Repubblica di Venezia il principale centro italiano del libero pensiero. Tra le opere prodotte, l’Alcibiade fanciullo a scuola di Antonio Rocco rappresenta forse uno dei più riusciti esercizi filosofici di legittimazione della libertà sessuale, a lungo censurato e deprecato per il contenuto osceno della trama. Il contributo si propone di rilevare alcune indicative assonanze tra il materiale culturale dell’Alcibiade e i ragionamenti eterodossi espressi dagli inquisiti per sodomia dalle magistrature veneziane, secolari e religiose, nel corso del Seicento e del Settecento.I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.