In questo contributo vengono esplorate ed analizzate le pratiche di dono da parte della collettività del Bangladesh residente nella città metropolitana di Venezia durante il Covid-19. Sono state individuate e descritte 6 tipologie diverse di pratiche di dono rivolte: alle istituzioni locali, alla collettività, al paese di origine. Per la lettura di queste pratiche sono state individuate 4 categorie. In particolar modo è emerso come i doni alle istituzioni locali potrebbero essere letti non solo come un contributo economico e una forma di restituzione, ma anche come un’azione per comunicare. Comunicare e rivendicare il diritto di essere visti, ascoltati, rappresentati, il diritto di partecipare e contribuire non soltanto sul piano economico ma anche su quelli istituzionali, culturali e politici In conclusione, si sostiene che tali pratiche portino in sé anche l’intenzione di ri-configurare la relazione con l’altro - colui che riceve il dono – ossia le istituzioni locali. Detto diversamente, quest’esperienza sembra rispecchiare la logica del dono per come analizzata da Mauss, come un qualcosa che pone al centro le relazioni ed il “potere”, più che ciò che si scambia ed il suo “valore”.
“Noi ci siamo integrati e voi?” L’impegno sociale della collettività bangladese a Venezia. L’esperienza e l’attivismo della ‘Venice Bangla School’, In Partecipo quindi dono: L'impegno solidale delle persone di origine immigrata oltre la pandemia (pp. 146-155). CSVnet–Centro studi Medì.
Eriselda Shkopi
2023-01-01
Abstract
In questo contributo vengono esplorate ed analizzate le pratiche di dono da parte della collettività del Bangladesh residente nella città metropolitana di Venezia durante il Covid-19. Sono state individuate e descritte 6 tipologie diverse di pratiche di dono rivolte: alle istituzioni locali, alla collettività, al paese di origine. Per la lettura di queste pratiche sono state individuate 4 categorie. In particolar modo è emerso come i doni alle istituzioni locali potrebbero essere letti non solo come un contributo economico e una forma di restituzione, ma anche come un’azione per comunicare. Comunicare e rivendicare il diritto di essere visti, ascoltati, rappresentati, il diritto di partecipare e contribuire non soltanto sul piano economico ma anche su quelli istituzionali, culturali e politici In conclusione, si sostiene che tali pratiche portino in sé anche l’intenzione di ri-configurare la relazione con l’altro - colui che riceve il dono – ossia le istituzioni locali. Detto diversamente, quest’esperienza sembra rispecchiare la logica del dono per come analizzata da Mauss, come un qualcosa che pone al centro le relazioni ed il “potere”, più che ciò che si scambia ed il suo “valore”.File | Dimensione | Formato | |
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