È impossibile comprendere pienamente il fenomeno dei Medici fuori Firenze senza allargare lo sguardo agli antimedicei fuori Firenze, gli oppositori politici che dopo la dolorosa cesura del 1530, terminata definitivamente l’esperienza repubblicana, si allontanarono dalla patria e si dispersero in mille rivoli in Italia e altrove. Ma chi erano realmente i fuoriusciti antimedicei? Questo contributo si propone di mostrare che la dicotomia medicei-antimedicei non è sufficiente a spiegare una realtà fatta di situazioni ibride e mutevoli, molto più articolata di quanto non emerga dalla retorica di entrambi gli schieramenti, intrisa di una fraseologia manichea in cui esistono solo amici e nemici, buoni e cattivi.
Le ambiguità dei fuoriusciti. Gli antimedicei fuori Firenze tra dissenso, incertezza e riavvicinamento
DALL'AGLIO Stefano
In corso di stampa
Abstract
È impossibile comprendere pienamente il fenomeno dei Medici fuori Firenze senza allargare lo sguardo agli antimedicei fuori Firenze, gli oppositori politici che dopo la dolorosa cesura del 1530, terminata definitivamente l’esperienza repubblicana, si allontanarono dalla patria e si dispersero in mille rivoli in Italia e altrove. Ma chi erano realmente i fuoriusciti antimedicei? Questo contributo si propone di mostrare che la dicotomia medicei-antimedicei non è sufficiente a spiegare una realtà fatta di situazioni ibride e mutevoli, molto più articolata di quanto non emerga dalla retorica di entrambi gli schieramenti, intrisa di una fraseologia manichea in cui esistono solo amici e nemici, buoni e cattivi.I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.