Il carattere peculiare dei paesaggi dinamici composti dall'architetto paesaggista brasiliano Roberto Burle Burle Marx (1909-1994) nel Sítio Santo Antônio da Bica è riconoscibile nella concezione e nella composizione dei suoi giardini, nei quali processi di coltivazione ed esperimenti di ibridazione conducono alla definizione di un moderno paesaggio tropicale. I giardini del Sítio si presentano come composizioni sperimentali di piante ideate in accordo con le associazioni botaniche osservate in natura, alla stregua dei "quadri della natura" di Alexander von Humboldt. Proprio alle spedizioni scientifiche del naturalista tedesco e con lui di altri esploratori ottocenteschi, si era ispirato Burle Marx per dare avvio a una appassionante ricerca sul campo che lo condusse nelle regioni più sperdute del Sudamerica per arricchire il suo vocabolario vegetale, in un Brasile dove, fino ai primi decenni del secolo scorso, giardini e spazi pubblici erano per lo più definiti da una flora addomesticata e da specie di importazione europea. Durante ambiziose e impegnative spedizioni che comportarono la scoperta di molte piante autoctone sconosciute, Burle Marx prese coscienza della portata di profondi interventi antropici in atto nei confronti della natura brasiliana, per denunciarne la devastazione allarmante.

Nel Brasile di Roberto Burle Marx. Esplorazioni nella selva e pensiero progettuale

Barbara Boifava
2023-01-01

Abstract

Il carattere peculiare dei paesaggi dinamici composti dall'architetto paesaggista brasiliano Roberto Burle Burle Marx (1909-1994) nel Sítio Santo Antônio da Bica è riconoscibile nella concezione e nella composizione dei suoi giardini, nei quali processi di coltivazione ed esperimenti di ibridazione conducono alla definizione di un moderno paesaggio tropicale. I giardini del Sítio si presentano come composizioni sperimentali di piante ideate in accordo con le associazioni botaniche osservate in natura, alla stregua dei "quadri della natura" di Alexander von Humboldt. Proprio alle spedizioni scientifiche del naturalista tedesco e con lui di altri esploratori ottocenteschi, si era ispirato Burle Marx per dare avvio a una appassionante ricerca sul campo che lo condusse nelle regioni più sperdute del Sudamerica per arricchire il suo vocabolario vegetale, in un Brasile dove, fino ai primi decenni del secolo scorso, giardini e spazi pubblici erano per lo più definiti da una flora addomesticata e da specie di importazione europea. Durante ambiziose e impegnative spedizioni che comportarono la scoperta di molte piante autoctone sconosciute, Burle Marx prese coscienza della portata di profondi interventi antropici in atto nei confronti della natura brasiliana, per denunciarne la devastazione allarmante.
2023
Coltivare la selva
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