La teoria del populismo di Ernesto Laclau si è imposta all’attenzione della letteratura come una delle soluzioni maggiormente efficaci ed eleganti per pensare – nonché per giustificare, nella sua variante di sinistra – a uno dei fenomeni politici più ricorrenti della nostra epoca. Il caso ecuadoriano della Revolución Ciudadana costituisce in questo senso un laboratorio di grande interesse, nella misura in cui le teorizzazioni del pensatore argentino trovano conferma per quanto riguarda la fase di costruzione di un nuovo soggetto politico che irrompe nello scenario nazionale in un contesto di crisi, mentre faticano invece a rendere conto delle successive evoluzioni del populismo al potere. Mediante una disamina puntuale del caso empirico prescelto, il presente testo evidenzia quindi la cogenza del populismo à-la Laclau per pensare alla costituzione di nuove identità politiche, per poi passare a una rassegna critica dei suoi strumenti per analizzare il populismo di governo. Quest’ultimo passaggio coinvolge lo statuto delle domande sociali articolate, del significante vuoto e del ruolo del leader, mettendo infine in discussione l’incapacità di Laclau di concepire il rapporto tra populismo e istituzioni. Sebbene alcuni pensatori a lui vicini abbiano cercato di risolvere il rebus, le risposte rimangono insoddisfacenti dal momento che non questionano uno dei problemi più vistosi della teoria di Laclau, ossia il rapporto tra egemonia e populismo. Solo attraverso una revisione sostanziale di questo nodo possono essere risolti i dilemmi analitici riguardanti la questione istituzionale e possono essere forniti spunti strategico-normativi di maggiore rilevanza.
Vizi e virtù della teoria del populismo di Ernesto Laclau. Spunti dall’esperienza della Revolución Ciudadana in Ecuador
Samuele Mazzolini
2024-01-01
Abstract
La teoria del populismo di Ernesto Laclau si è imposta all’attenzione della letteratura come una delle soluzioni maggiormente efficaci ed eleganti per pensare – nonché per giustificare, nella sua variante di sinistra – a uno dei fenomeni politici più ricorrenti della nostra epoca. Il caso ecuadoriano della Revolución Ciudadana costituisce in questo senso un laboratorio di grande interesse, nella misura in cui le teorizzazioni del pensatore argentino trovano conferma per quanto riguarda la fase di costruzione di un nuovo soggetto politico che irrompe nello scenario nazionale in un contesto di crisi, mentre faticano invece a rendere conto delle successive evoluzioni del populismo al potere. Mediante una disamina puntuale del caso empirico prescelto, il presente testo evidenzia quindi la cogenza del populismo à-la Laclau per pensare alla costituzione di nuove identità politiche, per poi passare a una rassegna critica dei suoi strumenti per analizzare il populismo di governo. Quest’ultimo passaggio coinvolge lo statuto delle domande sociali articolate, del significante vuoto e del ruolo del leader, mettendo infine in discussione l’incapacità di Laclau di concepire il rapporto tra populismo e istituzioni. Sebbene alcuni pensatori a lui vicini abbiano cercato di risolvere il rebus, le risposte rimangono insoddisfacenti dal momento che non questionano uno dei problemi più vistosi della teoria di Laclau, ossia il rapporto tra egemonia e populismo. Solo attraverso una revisione sostanziale di questo nodo possono essere risolti i dilemmi analitici riguardanti la questione istituzionale e possono essere forniti spunti strategico-normativi di maggiore rilevanza.File | Dimensione | Formato | |
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