"Una continua invenzione": la Parigi di Comisso

A Parigi Comisso soggiorna in più occasioni, avendo modo di frequentare, soprattutto durante la seconda e più duratura esperienza vissuta tra il dicembre 1927 e il marzo 1928, un ambiente artistico e letterario tra i più vivaci d’Europa. Grazie a un reportage per la «Gazzetta del Popolo», relativo a un viaggio di 40 giorni compiuto tra l’ottobre e il novembre 1928 e in larga parte accolto in "Questa è Parigi" (1931), si rivela come scrittore di viaggio. Si tratta di due momenti indubbiamente legati tra loro, ma che al contempo necessitano, per uno studio completo, di prospettive d’analisi differenti. Il saggio, quindi, si propone da un lato di approfondire la rete di relazioni che conduce Comisso per la prima volta a Parigi, nel maggio 1927, e che gli stessi viaggi contribuiscono ad ampliare; e dall’altro, intende riflettere sulla composizione e sul contenuto di "Questa è Parigi", indagando in particolare il passaggio dagli articoli di giornale al volume.