Oltre a essere la sede del governo militare nazionale e il luogo in cui i capi feudali del paese dovevano soggiornare, con ritmi alternati ma regolari, lasciandovi stabilmente parte delle loro famiglie, Edo si affermò come capitale dei consumi e nucleo economico e culturale del Giappone, divenendo uno tra i maggiori centri urbani al mondo, popolato da una varietà sociale e culturale e da una serie di universi alternativi all’ordine convenzionale disegnato dal regime. Edo, pertanto, può fornire una prospettiva utile per meglio comprendere il dinamismo economico, demografico, sociale, culturale e intellettuale che generò lo sviluppo di un’economia di mercato, una crescente interdipendenza tra i vari gruppi sociali e le diverse aree del Paese, ed evidenti sintomi di modernità all’interno di uno stato ancora feudale. D’altra parte, gli studi su Edo-Tokyo che hanno accompagnato l’evoluzione della storiografia sul periodo Tokugawa non solo descrivono una società urbana in transizione, ma evidenziano anche gli elementi di continuità tra la città shogunale e la moderna capitale, ridimensionando in tal modo il valore del 1868 (quando Edo fu ribattezzata Tokyo) come spartiacque nella storia urbana, inducendo a riconsiderare lo stesso significato di questa data come un momento di passaggio epocale nella storia del Giappone e chiarendo come le dinamiche in atto nello stato feudale, in particolare quelle sviluppatesi a partire da Edo, influirono sul processo di modernizzazione giapponese.

Edo-centrismo e modernizzazione capitalistica in Giappone

Rosa Caroli
2024-01-01

Abstract

Oltre a essere la sede del governo militare nazionale e il luogo in cui i capi feudali del paese dovevano soggiornare, con ritmi alternati ma regolari, lasciandovi stabilmente parte delle loro famiglie, Edo si affermò come capitale dei consumi e nucleo economico e culturale del Giappone, divenendo uno tra i maggiori centri urbani al mondo, popolato da una varietà sociale e culturale e da una serie di universi alternativi all’ordine convenzionale disegnato dal regime. Edo, pertanto, può fornire una prospettiva utile per meglio comprendere il dinamismo economico, demografico, sociale, culturale e intellettuale che generò lo sviluppo di un’economia di mercato, una crescente interdipendenza tra i vari gruppi sociali e le diverse aree del Paese, ed evidenti sintomi di modernità all’interno di uno stato ancora feudale. D’altra parte, gli studi su Edo-Tokyo che hanno accompagnato l’evoluzione della storiografia sul periodo Tokugawa non solo descrivono una società urbana in transizione, ma evidenziano anche gli elementi di continuità tra la città shogunale e la moderna capitale, ridimensionando in tal modo il valore del 1868 (quando Edo fu ribattezzata Tokyo) come spartiacque nella storia urbana, inducendo a riconsiderare lo stesso significato di questa data come un momento di passaggio epocale nella storia del Giappone e chiarendo come le dinamiche in atto nello stato feudale, in particolare quelle sviluppatesi a partire da Edo, influirono sul processo di modernizzazione giapponese.
2024
Tra storia e Politica. L’Asia orientale contemporanea e il contributo di Enrica Collotti Pischel
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