Giacomo Filippo Tomasini, primo editore di Cassandra Fedele, nel 1636 apriva la princeps delle Epistolae et Orationes con la celebrazione di questa «femina clarissima», devota agli studi e lodata dai contemporanei; e tuttavia in area italiana Fedele è oggi figura poco frequentata nella discussione attorno a Umanesimo e Rinascimento. La vastità delle sue relazioni, testimoniate da un ricco, seppur mutilo, epistolario, testimonia uno spessore storico-letterario che non proviene solo dal riflesso di illustri interlocutori, ma anche da una voce epistolare e oratoria pienamente integrata al fermento culturale coevo.

Cassandra Fedele (1465-1558)

Giada Tonetto
2024-01-01

Abstract

Giacomo Filippo Tomasini, primo editore di Cassandra Fedele, nel 1636 apriva la princeps delle Epistolae et Orationes con la celebrazione di questa «femina clarissima», devota agli studi e lodata dai contemporanei; e tuttavia in area italiana Fedele è oggi figura poco frequentata nella discussione attorno a Umanesimo e Rinascimento. La vastità delle sue relazioni, testimoniate da un ricco, seppur mutilo, epistolario, testimonia uno spessore storico-letterario che non proviene solo dal riflesso di illustri interlocutori, ma anche da una voce epistolare e oratoria pienamente integrata al fermento culturale coevo.
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