Pablo Picasso sosteneva di non dipingere opere d’arte ma di fare costantemente ricerca attraverso la pittura (Picasso, 1923). Il potere che le arti esercitano da sempre sulle altre discipline è una prerogativa tutt’altro che scontata: dalla filosofia alla scienza, sino ad arrivare all’economia, all’organizzazione aziendale e al management, la creatività riesce ad invadere senza difficoltà settori normalmente non connessi ad essa. E lo fa semplicemente allargando il proprio campo di attività e trovando connessioni e nuovi significati, declinandosi attraverso discipline quali l’estetica, la grafica, la moda, l’artigianato, la digital art, la data art, i processi di team building aziendale, le collezioni corporate. Ma che cosa succede quando avviene il contrario, ossia quando altri settori, altre discipline, si avvicinano alle arti, cercando di incorporare la creatività all’interno dei loro processi? È quanto ha cercato di esprimere Shaun McNiff (2008) attraverso il termine “art-based research” per indicare l'uso sistematico del processo artistico in tutte le sue diverse forme quale modalità di indagine per comprendere ed esaminare i fenomeni. McNiff (2008:29) spiega l'utilità di utilizzare tale termine per dare valore all’apporto che la ricerca artistica può fornire alle discipline accademiche e professionali e distinguerlo da altri approcci di ricerca. Egli vede l'arte come un modo unico e transdisciplinare di conoscere e comunicare (2008: 24), distinguendo esplicitamente l'art-based research dal paradigma qualitativo, l'indagine artistica come modalità più ampia della ricerca qualitativa così come definita all'interno della comunità delle scienze sociali (2008: 26). Elliot Eisner (2012) ha coniato il termine arts-based research nel 1973 per descrivere una modalità formale di indagine qualitativa, una metodologia che utilizza i processi artistici al fine di comprendere e articolare la soggettività dell'esperienza umana. È un'applicazione più mirata del processo epistemologico della conoscenza e dell'indagine artistica ed è molto diversa dai metodi di ricerca accademici tradizionali. Tale metodo mira ad ampliare la comprensione umana mediante l'utilizzo del giudizio estetico e l'applicazione di criteri estetici nel giudicare il risultato che si intende ottenere.

L'Arte come processo di conoscenza

SILVIA CACCIATORE
Conceptualization
2023-01-01

Abstract

Pablo Picasso sosteneva di non dipingere opere d’arte ma di fare costantemente ricerca attraverso la pittura (Picasso, 1923). Il potere che le arti esercitano da sempre sulle altre discipline è una prerogativa tutt’altro che scontata: dalla filosofia alla scienza, sino ad arrivare all’economia, all’organizzazione aziendale e al management, la creatività riesce ad invadere senza difficoltà settori normalmente non connessi ad essa. E lo fa semplicemente allargando il proprio campo di attività e trovando connessioni e nuovi significati, declinandosi attraverso discipline quali l’estetica, la grafica, la moda, l’artigianato, la digital art, la data art, i processi di team building aziendale, le collezioni corporate. Ma che cosa succede quando avviene il contrario, ossia quando altri settori, altre discipline, si avvicinano alle arti, cercando di incorporare la creatività all’interno dei loro processi? È quanto ha cercato di esprimere Shaun McNiff (2008) attraverso il termine “art-based research” per indicare l'uso sistematico del processo artistico in tutte le sue diverse forme quale modalità di indagine per comprendere ed esaminare i fenomeni. McNiff (2008:29) spiega l'utilità di utilizzare tale termine per dare valore all’apporto che la ricerca artistica può fornire alle discipline accademiche e professionali e distinguerlo da altri approcci di ricerca. Egli vede l'arte come un modo unico e transdisciplinare di conoscere e comunicare (2008: 24), distinguendo esplicitamente l'art-based research dal paradigma qualitativo, l'indagine artistica come modalità più ampia della ricerca qualitativa così come definita all'interno della comunità delle scienze sociali (2008: 26). Elliot Eisner (2012) ha coniato il termine arts-based research nel 1973 per descrivere una modalità formale di indagine qualitativa, una metodologia che utilizza i processi artistici al fine di comprendere e articolare la soggettività dell'esperienza umana. È un'applicazione più mirata del processo epistemologico della conoscenza e dell'indagine artistica ed è molto diversa dai metodi di ricerca accademici tradizionali. Tale metodo mira ad ampliare la comprensione umana mediante l'utilizzo del giudizio estetico e l'applicazione di criteri estetici nel giudicare il risultato che si intende ottenere.
2023
CULTURA DIGITALE RELAZIONE, EMPATIA. Paradigmi della terza rivoluzione industriale
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