L’opera di Ernesto de Martino è oggetto da alcuni anni di un vasto movimento di riscoperta, che vede moltiplicarsi i convegni, gli studi, le traduzioni, le riedizioni. Il presente volume si interroga sull’eredità di de Martino, “intessendo una trama a più voci, in un dialogo con l’opera e tra le discipline” fedele all’esigenza demartiniana di mantenere sempre aperto il contatto tra campi eterogenei del sapere. Filosofia, storia, antropologia, cinema, psicoanalisi, etnopsichiatria: sono le voci convocate in un viaggio che approda infine nei luoghi della modernità, dove continua a interpellarci l’ultima incompiuta lezione di de Martino, monito a non distogliere lo sguardo dalla catastrofe dell’umano, sempre possibile nei destini singolari come in quelli collettivi. In particolare, nella conversazione con Giordana Charuty, tra le massime esperte dell’opera di de Martino, è descritto il lungo processo di ricezione francese, fino alla traduzione de “La fine del mondo” nel 2016, ripresa poi in Italia come terza e definitiva edizione; è presente nel volume il contributo di Piero Coppo, l’ultimo che il grande etnopsichiatra, scomparso nel 2021, abbia lasciato.

Il filo e la trama. Viaggio nell'opera aperta di Ernesto de Martino

Nicola Martellozzo
;
2023-01-01

Abstract

L’opera di Ernesto de Martino è oggetto da alcuni anni di un vasto movimento di riscoperta, che vede moltiplicarsi i convegni, gli studi, le traduzioni, le riedizioni. Il presente volume si interroga sull’eredità di de Martino, “intessendo una trama a più voci, in un dialogo con l’opera e tra le discipline” fedele all’esigenza demartiniana di mantenere sempre aperto il contatto tra campi eterogenei del sapere. Filosofia, storia, antropologia, cinema, psicoanalisi, etnopsichiatria: sono le voci convocate in un viaggio che approda infine nei luoghi della modernità, dove continua a interpellarci l’ultima incompiuta lezione di de Martino, monito a non distogliere lo sguardo dalla catastrofe dell’umano, sempre possibile nei destini singolari come in quelli collettivi. In particolare, nella conversazione con Giordana Charuty, tra le massime esperte dell’opera di de Martino, è descritto il lungo processo di ricezione francese, fino alla traduzione de “La fine del mondo” nel 2016, ripresa poi in Italia come terza e definitiva edizione; è presente nel volume il contributo di Piero Coppo, l’ultimo che il grande etnopsichiatra, scomparso nel 2021, abbia lasciato.
2023
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