È ben noto che lingua ed identità formano un nesso difficilmente separabile. Se spesso è stata messa in evidenza l’importanza delle lingue nazionali per la costruzione delle identità nazionali e del costrutto di Stato-nazione, negli ultimi decenni – in particolare in Europa – grande attenzione è stata rivolta all’identità linguistica di popolazioni che sono da considerarsi in condizioni di minoranza in seno a uno Stato nazionale. In altri termini, ci si è spesso concentrati sulla connessione tra identità e lingue che possono essere definite a seconda delle specifiche circostanze ‘piccole’, ‘minoritarie’, ‘non-standard’, ‘ereditarie’. Un’indagine sulle lingue minoritarie, magari a forte rischio d’estinzione, non può prescindere da un allargamento di prospettiva rispetto alla mera analisi linguistica, che prenda in considerazione gli aspetti identitari, e dunque la funzione simbolica più che quella comunicativa delle lingue stesse. L’inclusione dell’elemento dell’identità a sua volta richiama altri aspetti sociali, quali il contesto politico-economico nel quale le lingue sono immerse. In questo senso, inoltre, è inevitabile parlare non solo del nesso tra identità e singole lingue, ma anche di quello tra identità e bilinguismo, in virtù dello stretto contatto che tali lingue minoritarie mantengono con quelle che si possono definire ‘grandi’, ‘maggioritarie’, ‘ufficiali’, ‘statali’. Il contesto della Sardegna rappresenta un fertile terreno di ricerca per ciò che concerne i rapporti tra lingua, bilinguismo, politiche ed identità. In particolare, la connessione tra lingua sarda ed identità sarda è avvertita da tempo e a diversi livelli della società isolana.

Odonimi e identità linguistica nell’Alto Oristanese

Piergiorgio Mura;Francesca Santulli
2023-01-01

Abstract

È ben noto che lingua ed identità formano un nesso difficilmente separabile. Se spesso è stata messa in evidenza l’importanza delle lingue nazionali per la costruzione delle identità nazionali e del costrutto di Stato-nazione, negli ultimi decenni – in particolare in Europa – grande attenzione è stata rivolta all’identità linguistica di popolazioni che sono da considerarsi in condizioni di minoranza in seno a uno Stato nazionale. In altri termini, ci si è spesso concentrati sulla connessione tra identità e lingue che possono essere definite a seconda delle specifiche circostanze ‘piccole’, ‘minoritarie’, ‘non-standard’, ‘ereditarie’. Un’indagine sulle lingue minoritarie, magari a forte rischio d’estinzione, non può prescindere da un allargamento di prospettiva rispetto alla mera analisi linguistica, che prenda in considerazione gli aspetti identitari, e dunque la funzione simbolica più che quella comunicativa delle lingue stesse. L’inclusione dell’elemento dell’identità a sua volta richiama altri aspetti sociali, quali il contesto politico-economico nel quale le lingue sono immerse. In questo senso, inoltre, è inevitabile parlare non solo del nesso tra identità e singole lingue, ma anche di quello tra identità e bilinguismo, in virtù dello stretto contatto che tali lingue minoritarie mantengono con quelle che si possono definire ‘grandi’, ‘maggioritarie’, ‘ufficiali’, ‘statali’. Il contesto della Sardegna rappresenta un fertile terreno di ricerca per ciò che concerne i rapporti tra lingua, bilinguismo, politiche ed identità. In particolare, la connessione tra lingua sarda ed identità sarda è avvertita da tempo e a diversi livelli della società isolana.
2023
Dialoghi sull’identità
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