Il nostro Paese è caratterizzato dalla presenza di territori profondamente diversi sul piano fisico, socioculturale ed economico. Le “aree interne” costituiscono un’articolazione importante di tale diversità territoriale e sono contraddistinte da numerose criticità come la lontananza dai servizi essenziali – quali scuola, sanità e mobilità – la cui marginalizzazione ha assunto nel tempo una rilevanza “nazionale”, anche in considerazione del loro progressivo spopolamento. Si tratta di luoghi cruciali di presidio umano della tenuta del territorio italiano tutto, perché molto di quanto accade in tali territori ha ripercussioni sistemiche, troppo spesso trascurate. Nasce quindi la necessità di promuovere la presenza e la resilienza consapevole e soddisfacente delle comunità residenti in queste aree attraverso politiche dedicate, anche in quanto territori dotati di risorse ambientali e culturali ad alto potenziale di sviluppo. La Strategia nazionale per le aree interne (SNAI) è nata al fine di superare le vulnerabilità presenti in queste zone e contribuire al loro riequilibrio socio-economico e territoriale. Nel corso del 2020, la crisi sanitaria dovuta alla diffusione del virus Covid-19, ha evidenziato l’importanza di questa misura che si è mostrata particolarmente utile di fronte alle emergenze socio-sanitarie, aumentando il grado di resilienza di queste zone e rivelando più in generale, un alto potenziale per nuovi processi di cambiamento, che proprio a partire dalle Aree interne, possono generarsi in favore di una ripresa e di uno sviluppo capace di produrre ricadute positive per l’intero Paese. Con il ciclo di programmazione 2014-2020, si è conclusa la prima sperimentazione della Strategia, con il finanziamento delle 72 aree progetto individuate con la mappatura effettuata nel 2014. In continuità con quanto sperimentato nel ciclo 2014-2020, la SNAI 2021-2027 proseguirà nel potenziare i servizi di cittadinanza e nel promuovere iniziative per lo sviluppo economico e l'occupazione delle nuove aree interne progetto selezionate con la mappatura aggiornata nel 2020. Gli interventi saranno sostenuti dai Fondi strutturali europei della programmazione 2021- 2027, ma anche da risorse nazionali legate principalmente al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Un ruolo importante in questo ciclo è rivestito anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che direttamente o indirettamente coinvolge la SNAI e le aree interne ed interviene su aspetti che potranno avere importanti impatti positivi su questi territori. Le aree interne sembrano essere diventate ora a pieno titolo possibili “laboratori” di misure e di progetti per uno sviluppo sostenibile ed inclusivo in grado di resistere anche davanti ad emergenze ed eventi imprevisti.

Aree interne: stato dell'arte e intersezioni con il PNRR

Astolfo Romano
;
Buonsante Noemi Ilaria
2022-01-01

Abstract

Il nostro Paese è caratterizzato dalla presenza di territori profondamente diversi sul piano fisico, socioculturale ed economico. Le “aree interne” costituiscono un’articolazione importante di tale diversità territoriale e sono contraddistinte da numerose criticità come la lontananza dai servizi essenziali – quali scuola, sanità e mobilità – la cui marginalizzazione ha assunto nel tempo una rilevanza “nazionale”, anche in considerazione del loro progressivo spopolamento. Si tratta di luoghi cruciali di presidio umano della tenuta del territorio italiano tutto, perché molto di quanto accade in tali territori ha ripercussioni sistemiche, troppo spesso trascurate. Nasce quindi la necessità di promuovere la presenza e la resilienza consapevole e soddisfacente delle comunità residenti in queste aree attraverso politiche dedicate, anche in quanto territori dotati di risorse ambientali e culturali ad alto potenziale di sviluppo. La Strategia nazionale per le aree interne (SNAI) è nata al fine di superare le vulnerabilità presenti in queste zone e contribuire al loro riequilibrio socio-economico e territoriale. Nel corso del 2020, la crisi sanitaria dovuta alla diffusione del virus Covid-19, ha evidenziato l’importanza di questa misura che si è mostrata particolarmente utile di fronte alle emergenze socio-sanitarie, aumentando il grado di resilienza di queste zone e rivelando più in generale, un alto potenziale per nuovi processi di cambiamento, che proprio a partire dalle Aree interne, possono generarsi in favore di una ripresa e di uno sviluppo capace di produrre ricadute positive per l’intero Paese. Con il ciclo di programmazione 2014-2020, si è conclusa la prima sperimentazione della Strategia, con il finanziamento delle 72 aree progetto individuate con la mappatura effettuata nel 2014. In continuità con quanto sperimentato nel ciclo 2014-2020, la SNAI 2021-2027 proseguirà nel potenziare i servizi di cittadinanza e nel promuovere iniziative per lo sviluppo economico e l'occupazione delle nuove aree interne progetto selezionate con la mappatura aggiornata nel 2020. Gli interventi saranno sostenuti dai Fondi strutturali europei della programmazione 2021- 2027, ma anche da risorse nazionali legate principalmente al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Un ruolo importante in questo ciclo è rivestito anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che direttamente o indirettamente coinvolge la SNAI e le aree interne ed interviene su aspetti che potranno avere importanti impatti positivi su questi territori. Le aree interne sembrano essere diventate ora a pieno titolo possibili “laboratori” di misure e di progetti per uno sviluppo sostenibile ed inclusivo in grado di resistere anche davanti ad emergenze ed eventi imprevisti.
2022
V Rapporto Ca' Foscari sui comuni. I comuni davanti alla sfida del PNRR
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