Dalla letteratura del carcere alla cultura dell'esilio: il Casanova di Salvatore Di Giacomo e Benedetto Croce

Giacomo Casanova (1725-1798) è noto anche per la celebre fuga dalla prigione dei Piombi di Venezia, avvenuta nel 1756. Un’evasione seguita dal bando dai territori della Repubblica di Venezia, che fu all’origine del suo errare e dei lunghi viaggi attraverso il continente europeo. Queste pagine intendono soffermarsi sul contributo che Salvatore Di Giacomo e Benedetto Croce, e in generale la cultura napoletana tra Otto e Novecento, diedero alla scoperta e alla discussione in Italia della "Storia della mia fuga dai Piombi" di Casanova. Le lettere di Benedetto Croce e, ancor più, quelle inedite di Di Giacomo ad Alessandro D’Ancona, conservate presso il Fondo D’Ancona del Centro Biblioteca ed Archivi della Scuola Normale Superiore di Pisa, le missive di Di Giacomo a Pietro Molmenti, conservate nel Fondo Molmenti della Biblioteca del Museo Correr di Venezia e quelle ricevute da Di Giacomo presenti nella Biblioteca Nazionale di Napoli, aiutano a illuminare alcune fasi di questo percorso.