Nello "Zauberberg" di Thomas Mann (1924) appare evidente l'uso di categorie sociologiche le quali si rivelano particolarmente significative nell'episodio del VII capitolo incentrato sulla figura di Mynheer Peeperkorn. Quest'ultimo è chiaramente rappresentato - oltre che sulla scorta di alcuni iniziatori di religioni (e in particolare Cristo e Budda) - come una "personalità carismatica" di stampo weberiano. Il saggio analizza questa specifica dimensione del personaggio e, in tal modo, si offre come un contributo alla difficile questione dei rapporti che legano l'opera di Mann a quella del maggior sociologo della sua epoca.
Zur Soziologie der Zauberberggesellschaft
Crescenzi, Luca
2015-01-01
Abstract
Nello "Zauberberg" di Thomas Mann (1924) appare evidente l'uso di categorie sociologiche le quali si rivelano particolarmente significative nell'episodio del VII capitolo incentrato sulla figura di Mynheer Peeperkorn. Quest'ultimo è chiaramente rappresentato - oltre che sulla scorta di alcuni iniziatori di religioni (e in particolare Cristo e Budda) - come una "personalità carismatica" di stampo weberiano. Il saggio analizza questa specifica dimensione del personaggio e, in tal modo, si offre come un contributo alla difficile questione dei rapporti che legano l'opera di Mann a quella del maggior sociologo della sua epoca.File | Dimensione | Formato | |
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