Mi concentrerò, in queste pagine, non sulla poesia di Campanella ma sulle dialettiche incrociate tra la nozione ontologico-gnoseologica di taḥqīq (“realizzazione”, o forse meglio “scoperta del vero”, concetto legato tanto alla natura epistemica dell’indagine scientifica quanto, a partire da Ibn ʿArabī, alla fenomenologia propriocettiva del reale), e la nuova osservazione della natura materiale dei fenomeni in un poema indo-persiano del tardo XVII secolo secolo e in altri testi persiani coevi. Cionondimeno, l’episodio testuale italiano appena descritto - e che potremmo facilmente tradurre, come fa Matthew Melvin-Kouchki, all’interno della polarità epistemica islamica dei concetti di taḥqīq, appunto, e di taqlīd (imitazione, ripresa) - ci aiuta a collocare i dettagli della nostra discussione nella più vasta e connessa prospettiva di ciò che Jonardon Ganeri ha descritto come una “early modern philosophical globalisation”, il cui centro ideale era costituito proprio dalla persosfera mughal-safavide.
Poesia, scoperta del vero e philosophia naturalis nella Persia barocca: leggere Bīdil con Bruno e Campanella
Pello' S.
2024-01-01
Abstract
Mi concentrerò, in queste pagine, non sulla poesia di Campanella ma sulle dialettiche incrociate tra la nozione ontologico-gnoseologica di taḥqīq (“realizzazione”, o forse meglio “scoperta del vero”, concetto legato tanto alla natura epistemica dell’indagine scientifica quanto, a partire da Ibn ʿArabī, alla fenomenologia propriocettiva del reale), e la nuova osservazione della natura materiale dei fenomeni in un poema indo-persiano del tardo XVII secolo secolo e in altri testi persiani coevi. Cionondimeno, l’episodio testuale italiano appena descritto - e che potremmo facilmente tradurre, come fa Matthew Melvin-Kouchki, all’interno della polarità epistemica islamica dei concetti di taḥqīq, appunto, e di taqlīd (imitazione, ripresa) - ci aiuta a collocare i dettagli della nostra discussione nella più vasta e connessa prospettiva di ciò che Jonardon Ganeri ha descritto come una “early modern philosophical globalisation”, il cui centro ideale era costituito proprio dalla persosfera mughal-safavide.File | Dimensione | Formato | |
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