L’attività di venture philanthropy (VP) è sorta negli Stati Uniti durante gli anni ‘90, incontrando sin da subito un discreto successo, per poi diffondersi nei decenni successivi anche in Europa, dapprima nel Regno Unito, poi nei Paesi del nord Europa, Francia, Germania, e Italia. Il numero degli iscritti all’Associazione Europea di Venture Philanthropy (EVPA) nell’ultimo decennio è progressivamente salito, passando da 32 membri nel 2011 (Scarlata e Alemany, 2009), a 294 membri nel 2019 (Gianoncelli, et al., 2019). L’Associazione EVPA è stata fondata nel 2004 ad opera di Luciano Balbo, Stephen Dawson, Michiel de Haan, Doug Miller e Serge Raicher, con il dichiarato scopo di promuovere la venture philanthropy e il social investment in Europa. I cinque fondatori avevano alle spalle un affine background, provenendo tutti dal settore del private equity e condividendo il medesimo interesse di finanziamento delle imprese a missione sociale (o social enteprises), ovvero imprese o organizzazioni interessate a implementare progetti idonei a generare un beneficio (o impatto) per la collettività in generale. Il presente contributo si prefigge l’obiettivo di descrivere la metodologia della content analysis applicata alla venture philanthropy, al fine di raccogliere informazioni dettagliate sull’evoluzione degli investimenti avviati dagli operatori attivi nel campo della venture philanthropy in Italia e nel Regno Unito. Per comprendere l’evoluzione dell’attività svolta dagli operatori specializzati nel finanziamento di venture philanthropy, siamo partiti dall’analisi dei vari membri iscritti all’Associazione EVPA, per poi concentrare la nostra attenzione solo sugli operatori specializzati nel settore della venture philanthropy, originariamente classificati dall’EVPA all’interno della categoria venture philanthropy e social investment (“VP/SI Funds o Foundations”). Per reperire informazioni sui progetti di VP finanziati in Italia e in UK abbiamo utilizzato la metodologia della content analysis, non essendo disponibili database pubblici in proposito. La metodologia in questione trae le basi dalla sociologia ed è finalizzata a creare database quantitativi per analizzare contenuti qualitativi inclusi nei testi e documenti (Krippendorff, 2013; Weber, 1988). La metodologia della content analysis è stata estesa anche in ambito aziendale, con particolare riferimento all’imprenditorialità e alla rendicontazione sociale (Vourvachis, 2015; Phan et al., 2014; Scarlata & Alemany, 2010a; Beck et al., 2010; Guthrie & Abeysekera, 2006).
La content analysis applicata alla Venture Philanthropy
Giulio Minto
;
2023-01-01
Abstract
L’attività di venture philanthropy (VP) è sorta negli Stati Uniti durante gli anni ‘90, incontrando sin da subito un discreto successo, per poi diffondersi nei decenni successivi anche in Europa, dapprima nel Regno Unito, poi nei Paesi del nord Europa, Francia, Germania, e Italia. Il numero degli iscritti all’Associazione Europea di Venture Philanthropy (EVPA) nell’ultimo decennio è progressivamente salito, passando da 32 membri nel 2011 (Scarlata e Alemany, 2009), a 294 membri nel 2019 (Gianoncelli, et al., 2019). L’Associazione EVPA è stata fondata nel 2004 ad opera di Luciano Balbo, Stephen Dawson, Michiel de Haan, Doug Miller e Serge Raicher, con il dichiarato scopo di promuovere la venture philanthropy e il social investment in Europa. I cinque fondatori avevano alle spalle un affine background, provenendo tutti dal settore del private equity e condividendo il medesimo interesse di finanziamento delle imprese a missione sociale (o social enteprises), ovvero imprese o organizzazioni interessate a implementare progetti idonei a generare un beneficio (o impatto) per la collettività in generale. Il presente contributo si prefigge l’obiettivo di descrivere la metodologia della content analysis applicata alla venture philanthropy, al fine di raccogliere informazioni dettagliate sull’evoluzione degli investimenti avviati dagli operatori attivi nel campo della venture philanthropy in Italia e nel Regno Unito. Per comprendere l’evoluzione dell’attività svolta dagli operatori specializzati nel finanziamento di venture philanthropy, siamo partiti dall’analisi dei vari membri iscritti all’Associazione EVPA, per poi concentrare la nostra attenzione solo sugli operatori specializzati nel settore della venture philanthropy, originariamente classificati dall’EVPA all’interno della categoria venture philanthropy e social investment (“VP/SI Funds o Foundations”). Per reperire informazioni sui progetti di VP finanziati in Italia e in UK abbiamo utilizzato la metodologia della content analysis, non essendo disponibili database pubblici in proposito. La metodologia in questione trae le basi dalla sociologia ed è finalizzata a creare database quantitativi per analizzare contenuti qualitativi inclusi nei testi e documenti (Krippendorff, 2013; Weber, 1988). La metodologia della content analysis è stata estesa anche in ambito aziendale, con particolare riferimento all’imprenditorialità e alla rendicontazione sociale (Vourvachis, 2015; Phan et al., 2014; Scarlata & Alemany, 2010a; Beck et al., 2010; Guthrie & Abeysekera, 2006).I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.