Tra divertissement e conflitto. L’invettività nella scrittura di Ornela Vorpsi e Milton Fernàndez

I due testi letterari oggetto del presente intervento mirano a mostrare come l’invettiva possa rivelarsi un dispositivo versatile, sia nella sua declinazione linguistica, sia in termini di scopi che si mira a perseguire ricorrendo ad essa; i due autori presi in considerazione, Milton Fernàndez e Ornela Vorpsi, sono accomunati dalla scelta di scrivere in una lingua, l’italiano, che per entrambi è straniera e parlata nel paese destinatario della loro prima (nel caso di Vorpsi) emigrazione. Le opere Bracadà e Il paese dove non si muore mai rappresentano due esempi in cui l’invettiva assume forme e scopi estremamente eterogenei, che verranno indagati a partire dagli spunti offerti da due chiavi di lettura: l’intersezionalità, che si incentra sul piano dei contenuti guardando alle condizioni dei singoli personaggi e alle relazioni che si innescano tra loro, e la performatività degli enunciati quando presentano un carattere invettivo.