L’Acqua Granda del 1966 ha messo in moto iniziative per il “salvataggio di Venezia” che sotto il patrocinio dell’Unesco hanno dato vita a una miriade di restauri e risanamenti. Queste iniziative, in concomitanza alla crisi della grande industria degli anni Settanta del XX secolo, hanno ridato linfa al centro storico che, però, dopo i cambiamenti geopolitici successivi al 1989 è stato sopraffatto dallo sviluppo esponenziale del turismo: abbandonato dai residenti, il centro ha finito per soddisfare principalmente le esigenze delle masse di persone che vi transitano. Il peggioramento delle maree, fino agli anni Settanta del XX secolo provocato dalle attività industriali, si è poi ulteriormente aggravato a causa delle esigenze della navigazione turistica. A ciò si aggiunge la narrazione sviluppata dai media sulla così detta decadenza di Venezia che non fa altro che incentivare tali tendenze. D’altra parte, l’esaltazione interessata delle presunte peculiarità veneziane rispecchia anche la normalità di una città che, dalla caduta della Serenissima a oggi, ha sempre partecipato alle tendenze che interessavano altre città del mondo, tra cui industrializzazione, specializzazione urbana, creazione di nuove infrastrutture, aumento della mobilità, edilizia sociale, terziarizzazione, branding del centro storico a fini d'attrazione turistica e, da ultimo, gentrificazione speculativa.
Rettet Venedig! Wovor genau?
PETRI Rolf
2023-01-01
Abstract
L’Acqua Granda del 1966 ha messo in moto iniziative per il “salvataggio di Venezia” che sotto il patrocinio dell’Unesco hanno dato vita a una miriade di restauri e risanamenti. Queste iniziative, in concomitanza alla crisi della grande industria degli anni Settanta del XX secolo, hanno ridato linfa al centro storico che, però, dopo i cambiamenti geopolitici successivi al 1989 è stato sopraffatto dallo sviluppo esponenziale del turismo: abbandonato dai residenti, il centro ha finito per soddisfare principalmente le esigenze delle masse di persone che vi transitano. Il peggioramento delle maree, fino agli anni Settanta del XX secolo provocato dalle attività industriali, si è poi ulteriormente aggravato a causa delle esigenze della navigazione turistica. A ciò si aggiunge la narrazione sviluppata dai media sulla così detta decadenza di Venezia che non fa altro che incentivare tali tendenze. D’altra parte, l’esaltazione interessata delle presunte peculiarità veneziane rispecchia anche la normalità di una città che, dalla caduta della Serenissima a oggi, ha sempre partecipato alle tendenze che interessavano altre città del mondo, tra cui industrializzazione, specializzazione urbana, creazione di nuove infrastrutture, aumento della mobilità, edilizia sociale, terziarizzazione, branding del centro storico a fini d'attrazione turistica e, da ultimo, gentrificazione speculativa.File | Dimensione | Formato | |
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