Nel 1937 e nel 1939, Giovanni Comisso compie per la «Gazzetta del Popolo» due viaggi in Africa Orientale e Libia, da cui nascono i rispettivi reportage. Ne Le mie stagioni ritratta il contenuto del primo, dichiarando che «non vi era nulla da vedere, né da decantare». Le impressioni negative trovano conferma nelle lettere dell’epoca e nel diario stilato in quei giorni. L’intervento riflette sulla visione del fascismo emersa dallo studio congiunto delle fonti private e dei resoconti giornalistici, non pubblicati in volume e qui ricostruiti per la prima volta, e sulla posizione dello scrittore rispetto al regime.
La visione del fascismo nei viaggi in Africa Orientale (1937) e Libia (1939) di Giovanni Comisso
Giacomo Carlesso
2023-01-01
Abstract
Nel 1937 e nel 1939, Giovanni Comisso compie per la «Gazzetta del Popolo» due viaggi in Africa Orientale e Libia, da cui nascono i rispettivi reportage. Ne Le mie stagioni ritratta il contenuto del primo, dichiarando che «non vi era nulla da vedere, né da decantare». Le impressioni negative trovano conferma nelle lettere dell’epoca e nel diario stilato in quei giorni. L’intervento riflette sulla visione del fascismo emersa dallo studio congiunto delle fonti private e dei resoconti giornalistici, non pubblicati in volume e qui ricostruiti per la prima volta, e sulla posizione dello scrittore rispetto al regime.File in questo prodotto:
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