Il contributo tratta tre iscrizioni metriche di Amorion (Frigia) di età imperiale: un lungo epigramma funerario in esametri per una coppia di sposi che assomiglia nella tecnica di composizione a un “centone” omerico un po’ maldestro; un epigramma funerario in distici per un vescovo di nome Pientios, dove la nuova dimensione religiosa e culturale è segnalata dal ricorso a un lessico nuovo e dalla risemantizzazione di espressioni e concetti tradizionali della poesia greca; un epigramma funerario in distici che presenta in accompagnamento una formula di maledizione in lingua neo-frigia. Le tre iscrizioni costituiscono un buon esempio delle caratteristiche dell’epigrafia metrica greca della Frigia di età imperiale e dei motivi di interesse che essa offre: le modalità di appropriazione e il livello di padronanza della cultura letteraria greca, unitamente al ruolo che il possesso di tale paideia rivestiva nella società; la rielaborazione di topoi tradizionali per creare nuove modalità espressive legate ad una nuova temperie religiosa e culturale come quella cristiana, così come l’emergere di un lessico e di uno stile nuovi; e infine l’interazione tra elementi propri della cultura locale, talvolta orgogliosamente ostentati, e la cultura dominante greca.
Declinazioni provinciali della poesia greca in età imperiale: le iscrizioni metriche della Frigia
Merisio
2019-01-01
Abstract
Il contributo tratta tre iscrizioni metriche di Amorion (Frigia) di età imperiale: un lungo epigramma funerario in esametri per una coppia di sposi che assomiglia nella tecnica di composizione a un “centone” omerico un po’ maldestro; un epigramma funerario in distici per un vescovo di nome Pientios, dove la nuova dimensione religiosa e culturale è segnalata dal ricorso a un lessico nuovo e dalla risemantizzazione di espressioni e concetti tradizionali della poesia greca; un epigramma funerario in distici che presenta in accompagnamento una formula di maledizione in lingua neo-frigia. Le tre iscrizioni costituiscono un buon esempio delle caratteristiche dell’epigrafia metrica greca della Frigia di età imperiale e dei motivi di interesse che essa offre: le modalità di appropriazione e il livello di padronanza della cultura letteraria greca, unitamente al ruolo che il possesso di tale paideia rivestiva nella società; la rielaborazione di topoi tradizionali per creare nuove modalità espressive legate ad una nuova temperie religiosa e culturale come quella cristiana, così come l’emergere di un lessico e di uno stile nuovi; e infine l’interazione tra elementi propri della cultura locale, talvolta orgogliosamente ostentati, e la cultura dominante greca.I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.