L’adozione del framework IIIF, International Image Interoperability Framework, presenta all’interno dello scenario italiano una linea discontinua e ancora frammentata, una disomogeneità dovuta soprattutto alla fase ancora iniziale nel processo di digitalizzazione delle collezioni. Tuttavia, l'enfasi su come descrivere e interpretare le collezioni storico-artistiche avvalendosi degli applicativi IIIF catalizza in maniera crescente l’attenzione di musei, specie nei casi in cui questi si presentano come palazzi storici, monumenti essi stessi oltre che contenitori di arte, fortemente connotati nei loro spazi da decori, stucchi, affreschi e arredi. Il progetto in esame riguarda proprio uno di questi istituti, nella fattispecie la Galleria Borghese di Roma, e coinvolge ricercatori e studenti del Venice Centre for Digital and Public Humanities di Venezia (VeDPH), nella descrizione in IIIF delle sale e delle opere digitalizzate del museo, attingendo al catalogo online delle collezioni. Le ricadute di questa sperimentazione possono interessare sia un pubblico generalizzato che specialistico, rivolto soprattutto a professionisti museali. Per questi ultimi l'adozione di tale modello può intervenire nella progettazione di mostre temporanee e nello sviluppo di attività educative avvalendosi di ulteriori applicazioni di editing adottate da altre piattaforme dello stesso framework quale lo strumento Storiies [

Mappare il museo in IIIF. Una combinazione di deep zoom e VR360 per la Galleria Borghese di Roma.

De Vincentis, Stefania
Writing – Original Draft Preparation
;
Critelli, Martin
Writing – Original Draft Preparation
2023-01-01

Abstract

L’adozione del framework IIIF, International Image Interoperability Framework, presenta all’interno dello scenario italiano una linea discontinua e ancora frammentata, una disomogeneità dovuta soprattutto alla fase ancora iniziale nel processo di digitalizzazione delle collezioni. Tuttavia, l'enfasi su come descrivere e interpretare le collezioni storico-artistiche avvalendosi degli applicativi IIIF catalizza in maniera crescente l’attenzione di musei, specie nei casi in cui questi si presentano come palazzi storici, monumenti essi stessi oltre che contenitori di arte, fortemente connotati nei loro spazi da decori, stucchi, affreschi e arredi. Il progetto in esame riguarda proprio uno di questi istituti, nella fattispecie la Galleria Borghese di Roma, e coinvolge ricercatori e studenti del Venice Centre for Digital and Public Humanities di Venezia (VeDPH), nella descrizione in IIIF delle sale e delle opere digitalizzate del museo, attingendo al catalogo online delle collezioni. Le ricadute di questa sperimentazione possono interessare sia un pubblico generalizzato che specialistico, rivolto soprattutto a professionisti museali. Per questi ultimi l'adozione di tale modello può intervenire nella progettazione di mostre temporanee e nello sviluppo di attività educative avvalendosi di ulteriori applicazioni di editing adottate da altre piattaforme dello stesso framework quale lo strumento Storiies [
2023
La memoria digitale: forme del testo e organizzazione della conoscenza. Atti del XII Convegno Annuale AIUCD, Siena: Università degli Studi di Siena
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