Lebensphilosophie: Kurze Geschichte eines disziplinären Kompromisses

Nelle pagine che seguono proporrò un'ipotesi su cosa si intenda attualmente con il termine "filosofia della vita". Nella prima metà del XX secolo, in un nuovo contesto sociale ed epistemologico determinato dalla secolarizzazione, dal successo della teoria evoluzionistica, dalla progressiva affermazione di conoscenze positive sui fenomeni umani e dall'indebolimento del fronte neokantiano, la corrente della filosofia della vita ha rappresentato un tentativo di garantire l'esistenza della filosofia come pratica autonoma. Cercherò di spiegare il processo di crescente polisemia del termine “filosofia della vita" come effetto di una trasformazione che comprende sia i termini "filosofia" che "vita". Questa trasformazione è il risultato di una crescente separazione e specializzazione del lavoro intellettuale che ha generato polemiche e negoziazioni tra quattro tipi di attori: a) filosofi accademici, b) scrittori non accademici di testi filosofici, c) fondatori accademici di conoscenze empiriche sui fenomeni biologici e umani e infine, a partire dagli anni Trenta, d) ideologi direttamente legati agli apparati statali.