Tebe: la città della luce e della cecità, della Sfinge e dell’incesto, della speranza e dell’esilio. Ma la tragedia Il sole e la morte non si possono guardare in faccia, messa in scena a Bordeaux nel 2008 e qui tradotta per la prima volta in italiano, non è l’ennesima riscrittura attualizzante del mito di Edipo o di Antigone. Densa, spietata e avvolgente, è piuttosto una lettura che scava nel passato della città, nella storia del fondatore Cadmo fuggito dal natío Libano in cerca della sorella Europa, nell’insana passione di Laio per il giovane Crisippo figlio del suo ospite Pelope, nell’astuzia di Edipo che dopo il parricidio risolve l’enigma della Sfinge. Il Coltello, il Sangue, la Rivelazione. Preceduta da un’introduzione che informa sullo stretto rapporto tra Mouawad e il mito antico (in particolare quello sofocleo), e corredata da note che illustrano dettagliatamente per ognuno dei 22 quadri le varianti mitiche adottate (in certi casi escogitate) dall’autore, questa edizione mira a presentare la pièce come un'opera pienamente attinente ai modi e ai temi del mito greco antico, e capace di indurre una catarsi di tipo cosmico in merito ai temi eterni della guerra, dell’esilio, e dell’ineluttabilità del male tra gli uomini.
W. Mouawad, Il sole e la morte non si possono guardare in faccia
Pontani F.
2023-01-01
Abstract
Tebe: la città della luce e della cecità, della Sfinge e dell’incesto, della speranza e dell’esilio. Ma la tragedia Il sole e la morte non si possono guardare in faccia, messa in scena a Bordeaux nel 2008 e qui tradotta per la prima volta in italiano, non è l’ennesima riscrittura attualizzante del mito di Edipo o di Antigone. Densa, spietata e avvolgente, è piuttosto una lettura che scava nel passato della città, nella storia del fondatore Cadmo fuggito dal natío Libano in cerca della sorella Europa, nell’insana passione di Laio per il giovane Crisippo figlio del suo ospite Pelope, nell’astuzia di Edipo che dopo il parricidio risolve l’enigma della Sfinge. Il Coltello, il Sangue, la Rivelazione. Preceduta da un’introduzione che informa sullo stretto rapporto tra Mouawad e il mito antico (in particolare quello sofocleo), e corredata da note che illustrano dettagliatamente per ognuno dei 22 quadri le varianti mitiche adottate (in certi casi escogitate) dall’autore, questa edizione mira a presentare la pièce come un'opera pienamente attinente ai modi e ai temi del mito greco antico, e capace di indurre una catarsi di tipo cosmico in merito ai temi eterni della guerra, dell’esilio, e dell’ineluttabilità del male tra gli uomini.File | Dimensione | Formato | |
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