Dalla rivoluzione industriale all'intelligenza artificiale, passando per l'automazione e la digitalizzazione, l'implementazione di nuove tecnologie nella sfera del lavoro e dei processi produttivi ha storicamente attivato due tipi di discorso afferenti la "fine del lavoro": l'uno concerne le conseguenze negative della disoccupazione tecnologica; l'altro, invece, proietta possibilità emancipatorie della classe lavoratrice dovute alle nuove tecnologie. Inserendosi nel recente dibattito critico sul capitalismo digitale e invitando ad andare oltre il reame dell'esperienza immediata, il volume prova a delineare i processi di degradazione e di intensificazione del lavoro nell'ambito del "capitalismo delle piattaforme" a partire da due casi di lavoro on-demand via app nello spazio urbano: il food delivery a Bologna e il ride-hailing a Lisbona. Partendo dal presupposto che il digitale non è neutrale ma un'arena di contesa, il libro sostiene la presenza di un campo di tensione tra visioni divergenti del governo del digitale ("digitarchia"): dall'alto, dato dalle strategie delle piattaforme digitali per garantirsi una posizione di dominio; dal basso, espresso dalla molteplicità di mobilitazioni e forme organizzative da parte dei lavoratori volte a garantire la dignità del lavoro.
Connessioni globali. Una ricerca sul lavoro nel capitalismo delle piattaforme
Pirina, Giorgio
2022-01-01
Abstract
Dalla rivoluzione industriale all'intelligenza artificiale, passando per l'automazione e la digitalizzazione, l'implementazione di nuove tecnologie nella sfera del lavoro e dei processi produttivi ha storicamente attivato due tipi di discorso afferenti la "fine del lavoro": l'uno concerne le conseguenze negative della disoccupazione tecnologica; l'altro, invece, proietta possibilità emancipatorie della classe lavoratrice dovute alle nuove tecnologie. Inserendosi nel recente dibattito critico sul capitalismo digitale e invitando ad andare oltre il reame dell'esperienza immediata, il volume prova a delineare i processi di degradazione e di intensificazione del lavoro nell'ambito del "capitalismo delle piattaforme" a partire da due casi di lavoro on-demand via app nello spazio urbano: il food delivery a Bologna e il ride-hailing a Lisbona. Partendo dal presupposto che il digitale non è neutrale ma un'arena di contesa, il libro sostiene la presenza di un campo di tensione tra visioni divergenti del governo del digitale ("digitarchia"): dall'alto, dato dalle strategie delle piattaforme digitali per garantirsi una posizione di dominio; dal basso, espresso dalla molteplicità di mobilitazioni e forme organizzative da parte dei lavoratori volte a garantire la dignità del lavoro.File | Dimensione | Formato | |
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