Le scritture esposte, destinate a tramandare il ricordo di una persona e del suo operato, illustrare le scene di un ciclo pittorico o informare variamente il lettore, possono essere analizzate proficuamente anche nella loro dimensione spaziale. Negli ultimi anni si è assistito ad un notevole incremento degli studi sul tema dell’interdipendenza tra scrittura e immagine e tra spazio, architettonico o territoriale, ed epigrafi. Ciò nonostante, il panorama attuale è ancora disomogeneo e incapace di offrire una visione generale del problema. Il volume riunisce gli interventi presentati al Convegno La dimensione spaziale della scrittura esposta in età medievale. Discipline a confronto, organizzato dall’Associazione San Bonaventura Onlus di Napoli nel dicembre 2020. I contributi focalizzano l’attenzione – grazie a un confronto interdisciplinare animato da archeologi, paleografi, storici, storici dell’arte – sul grado di visibilità delle scritture esposte in ambito urbano, ecclesiastico, monastico, ponendo al centro del dibattito la funzione mediatrice delle iscrizioni nel dialogo tra l’osservatore e lo spazio circostante durante tutto l’arco del medioevo.

La dimensione spaziale della scrittura esposta in età medievale. Discipline a confronto

FERRAIUOLO Daniele
2022-01-01

Abstract

Le scritture esposte, destinate a tramandare il ricordo di una persona e del suo operato, illustrare le scene di un ciclo pittorico o informare variamente il lettore, possono essere analizzate proficuamente anche nella loro dimensione spaziale. Negli ultimi anni si è assistito ad un notevole incremento degli studi sul tema dell’interdipendenza tra scrittura e immagine e tra spazio, architettonico o territoriale, ed epigrafi. Ciò nonostante, il panorama attuale è ancora disomogeneo e incapace di offrire una visione generale del problema. Il volume riunisce gli interventi presentati al Convegno La dimensione spaziale della scrittura esposta in età medievale. Discipline a confronto, organizzato dall’Associazione San Bonaventura Onlus di Napoli nel dicembre 2020. I contributi focalizzano l’attenzione – grazie a un confronto interdisciplinare animato da archeologi, paleografi, storici, storici dell’arte – sul grado di visibilità delle scritture esposte in ambito urbano, ecclesiastico, monastico, ponendo al centro del dibattito la funzione mediatrice delle iscrizioni nel dialogo tra l’osservatore e lo spazio circostante durante tutto l’arco del medioevo.
2022
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