Fra le realtà dell’Oriente latino, tutte caratterizzate da un notevole grado di plurilinguismo, il regno franco di Cipro (1192-1489) è certamente quella che offre la documentazione più ampia e continua nel tempo, ciò che consente di studiare in modo non episodico i contatti linguistici e più specificamente lessicali sia all’interno del repertorio romanzo (tra il francese, le altre varietà galloromanze e i volgari italiani) sia tra le lingue romanze e il greco locale. Questo studio tuttavia non è immune da problemi, specie se – com’è spesso accaduto – le vicende lessicali vengono ricostruite esclusivamente sulla base della forma delle parole che s’incontrano nei testi, senza tener conto del più ampio quadro sociolinguistico in cui tali vicende s’inseriscono, dell’effetto dei fenomeni d’integrazione fonologica e morfologica e delle stesse modalità di circolazione dei testi scritti. Nell’intervento si esamineranno rapidamente le principali questioni poste dallo studio dei prestiti nel francese, nel volgare italiano e nella varietà locale di greco documentati a Cipro nel Medioevo, allo scopo di sottolineare le strette relazioni fra le tre varietà e i rapporti gerarchici interni al repertorio.
La circulation du lexique dans le Levant médiéval: le cas de Chypre
Baglioni, Daniele
In corso di stampa
Abstract
Fra le realtà dell’Oriente latino, tutte caratterizzate da un notevole grado di plurilinguismo, il regno franco di Cipro (1192-1489) è certamente quella che offre la documentazione più ampia e continua nel tempo, ciò che consente di studiare in modo non episodico i contatti linguistici e più specificamente lessicali sia all’interno del repertorio romanzo (tra il francese, le altre varietà galloromanze e i volgari italiani) sia tra le lingue romanze e il greco locale. Questo studio tuttavia non è immune da problemi, specie se – com’è spesso accaduto – le vicende lessicali vengono ricostruite esclusivamente sulla base della forma delle parole che s’incontrano nei testi, senza tener conto del più ampio quadro sociolinguistico in cui tali vicende s’inseriscono, dell’effetto dei fenomeni d’integrazione fonologica e morfologica e delle stesse modalità di circolazione dei testi scritti. Nell’intervento si esamineranno rapidamente le principali questioni poste dallo studio dei prestiti nel francese, nel volgare italiano e nella varietà locale di greco documentati a Cipro nel Medioevo, allo scopo di sottolineare le strette relazioni fra le tre varietà e i rapporti gerarchici interni al repertorio.I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.