Ad una introduzione biografica di Petrarca, ruotante attorno ad una incessante inquisitio librorum che portò il poeta ad allestire una delle più ricche biblioteche del Trecento e ad instaurare, attraverso le annotazioni apposte sui margini dei suoi volumi, un vivo dialogo con gli autori del passato, primo fra tutti Cicerone, segue la presentazione di uno dei codici più celebri appartenuti a Petrarca, il ms. 552-2 della Mediathèque du Grand Troyes (olim Bibliothèque Municipale), noto anche come Cicerone di Troyes. Attraverso la trascrizione di alcune postille significative si fornisce un assaggio della modalità di lettura petrarchesca della ricca raccolta ciceroniana. L’articolo è corredato di riproduzioni di fogli del codice che recano finissime miniature, realizzate con tutta probabilità a metà Trecento in un atelier dell’Italia del nord.
Parmi les livres de François Pétrarque: le Cicéron de Troyes
REFE, LAURA
2007-01-01
Abstract
Ad una introduzione biografica di Petrarca, ruotante attorno ad una incessante inquisitio librorum che portò il poeta ad allestire una delle più ricche biblioteche del Trecento e ad instaurare, attraverso le annotazioni apposte sui margini dei suoi volumi, un vivo dialogo con gli autori del passato, primo fra tutti Cicerone, segue la presentazione di uno dei codici più celebri appartenuti a Petrarca, il ms. 552-2 della Mediathèque du Grand Troyes (olim Bibliothèque Municipale), noto anche come Cicerone di Troyes. Attraverso la trascrizione di alcune postille significative si fornisce un assaggio della modalità di lettura petrarchesca della ricca raccolta ciceroniana. L’articolo è corredato di riproduzioni di fogli del codice che recano finissime miniature, realizzate con tutta probabilità a metà Trecento in un atelier dell’Italia del nord.File | Dimensione | Formato | |
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