Le zone umide sono spazi dove la commistione tra acque e terre dà luogo ad ambienti di transizione e a peculiari paesaggi anfibi. In passato considerate repulsive e inutili rispetto alle logiche della modernità, esse svolgono, invece, preziose funzioni ecologiche e idrogeologiche. Ma nelle zone umide d’Italia albergano anche peculiari culture anfibie tradizionali che, nonostante le criticità, costituiscono ancor oggi parte integrante del vissuto delle popolazioni. Il testo traccia un quadro della situazione attuale delle zone umide costiere italiane, del loro stato di salute ambientale e della loro vitalità dei valori e delle tradizioni che in esse risiedono, mostrandone, allo stesso tempo, realtà e potenzialità dal punto di vista turistico. Ecoturismo, escursionismo, turismo culturale, ittiturismo: questi gli indirizzi più promettenti. Il titolo del volume, tuttavia, non è certo un invito a trasformare le aree umide in parchi dei divertimenti per turisti. Al contrario, un simile “toponimo immaginato” cela la convinzione che un turismo opportunamente gestito possa consentire la conservazione ambientale, la vitalità economica e il rinnovamento delle culture anfibie del nostro Paese. Wetlandia, dunque, è l’Italia vista dalle sue lagune, dai suoi stagni, dai suoi delta, dalle sue valli da pesca.

Wetlandia. Tradizioni, valori, turismi nelle zone umide italiane.

CAVALLO, Federica
2014-01-01

Abstract

Le zone umide sono spazi dove la commistione tra acque e terre dà luogo ad ambienti di transizione e a peculiari paesaggi anfibi. In passato considerate repulsive e inutili rispetto alle logiche della modernità, esse svolgono, invece, preziose funzioni ecologiche e idrogeologiche. Ma nelle zone umide d’Italia albergano anche peculiari culture anfibie tradizionali che, nonostante le criticità, costituiscono ancor oggi parte integrante del vissuto delle popolazioni. Il testo traccia un quadro della situazione attuale delle zone umide costiere italiane, del loro stato di salute ambientale e della loro vitalità dei valori e delle tradizioni che in esse risiedono, mostrandone, allo stesso tempo, realtà e potenzialità dal punto di vista turistico. Ecoturismo, escursionismo, turismo culturale, ittiturismo: questi gli indirizzi più promettenti. Il titolo del volume, tuttavia, non è certo un invito a trasformare le aree umide in parchi dei divertimenti per turisti. Al contrario, un simile “toponimo immaginato” cela la convinzione che un turismo opportunamente gestito possa consentire la conservazione ambientale, la vitalità economica e il rinnovamento delle culture anfibie del nostro Paese. Wetlandia, dunque, è l’Italia vista dalle sue lagune, dai suoi stagni, dai suoi delta, dalle sue valli da pesca.
2014
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