“Fare la Storia”. Vera e falsa idea di grandezza nell’"Enracinement" di Simone Weil

In the article dedicated to Simone Weil and her last, unfinished work The Need for Roots, the false idea of historical greatness is distinguished from the authentic one of a spiritual nature. The former presupposes self-enhancement, the unlimited growth of one's own strength, and aims to dominate and conquer, with the intention of leaving a mark, an imprint of oneself and one's passage in historical events. The latter, however, being moral and spiritual, is based on the concept of measure, expressed through the ethical-religious virtue of humility and extends to self-sacrifice and sanctity. Even the heroism of sanctity leaves a mark on history, but of a completely different nature. In her last work, Weil emphasizes how the two concepts of greatness are expressions of different cultures, inspired by opposing religions and conceptions of God, and how the authentic concept of greatness and heroism is that inspired not by the omnipotent God, but by Deus Caritas, the redeeming God. In the intertwining of the Platonic tradition of virtue as measure and the Christian tradition of greatness as humility and service, Weil identifies the common ethical-religious root of the best European culture and proposes these values as therapy for a moral regeneration of France and the European continent within the framework of the crisis of the first half of the twentieth century.

Nell’articolo, dedicato a Simone Weil e alla sua ultima e incompiuta opera L’"Enracinement", si distingue la falsa idea di grandezza storica da quella autentica, di carattere spirituale. la prima presuppone il potenziamento di se stessi, la crescita illimitata della propria forza ed è finalizzata al dominio e alla conquista, nell’intento di lasciare un segno, un’impronta di sé e del proprio passaggio nelle vicende storiche, la seconda invece, di ordine morale e spirituale, si fonda sul concetto di misura, si esprime nella virtù etico-religiosa dell’umiltà e si spinge fino al sacrificio di sé e alla santità. Anche l’eroismo della santità lascia un’impronta nella storia, ma di segno del tutto diverso. Nella sua opera testamento Weil sottolinea come i due concetti di grandezza siano espressione di culture diverse, ispirate da religioni e da concezioni di Dio opposte, e come l’autentico concetto di grandezza e di eroismo sia quello ispirato non dal Dio onnipotente, ma dal Deus Caritas, dal Dio redentore. Nell’intreccio tra la tradizione platonica della virtù come misura e la tradizione cristiana della grandezza come umiltà e servizio, Weil coglie la comune radice etico-religiosa della migliore cultura d’Europa e propone tali valori come terapia per una rigenerazione morale della Francia e del continente europeo nel quadro della crisi della prima metà del Novecento.