Presso l’ipogeo di Santa Maria in Stelle in Valpantena (Verona) su di un affresco datato alla fine del secolo VIII sono stati rinvenuti numerosi graffiti. Lo studio della qualità delle scritture utilizzate (autografe) offre un panorama di scriventi, prevalentemente ecclesiastici, in possesso di una cultura grafica estremamente variegata, plurima nelle sue espressioni; dalle formule utilizzate questi scriventi sembrano tradire, come modello di riferimento, una frequentazione con gli usi documentari; dimostrano di sapere utilizzare la scrittura a più livelli, dalle incerte maiuscole fino al ductus sciolto di alcune minuscole richiamanti la tarda corsiva nuova; non dimostrano di avere recepito pienamente la minuscola carolina, ma appaiono ancora alle tradizioni italo settentrionali librarie della corsiva nuova posata. La datazione di questi graffiti fino alla metà del secolo IX sembrerebbe indicare un sistema di insegnamento che su quella cronologia non ha ancora stabilizzato l’uso della minuscola carolina in area veronese. Presso il monastero di San Vincenzo al Volturno è stato rinvenuto un laterizio sul quale compaiono firme, motivi figurativi geometrici e disegni di animali. Sul laterizio è menzionato il nome dell’abbate Epifanio (sec. 824-842). La qualità scrittoria degli scriventi, che può essere collocata in un livello medio alto, per chi utilizza anche i sistemi delle maiuscole decorate o per chi fa uso della minuscola beneventana delle origini; pochi sono gli scriventi che fanno uso della scrittura elementare di base, indicando con questo un nucleo di scriventi attivi con ogni probabilità presso il monastero medesimo, o comunque in area beneventana, in grado di realizzare la propria firma autografa e già in possesso della minuscola beneventana. E sotto il profilo della cronologia le scritture presenti indicano come pienamente già sviluppata la minuscola beneventana per il periodo al quale si data il laterizio. Si conferma così la proposta di retrodatare la normalizzazione della scrittura beneventana già con la fine del secolo VIII.

San Vincenzo al Volturno (Isernia) - Santa Maria in Stelle (Verona): due casi per due scritture

DE RUBEIS, Flavia
2012-01-01

Abstract

Presso l’ipogeo di Santa Maria in Stelle in Valpantena (Verona) su di un affresco datato alla fine del secolo VIII sono stati rinvenuti numerosi graffiti. Lo studio della qualità delle scritture utilizzate (autografe) offre un panorama di scriventi, prevalentemente ecclesiastici, in possesso di una cultura grafica estremamente variegata, plurima nelle sue espressioni; dalle formule utilizzate questi scriventi sembrano tradire, come modello di riferimento, una frequentazione con gli usi documentari; dimostrano di sapere utilizzare la scrittura a più livelli, dalle incerte maiuscole fino al ductus sciolto di alcune minuscole richiamanti la tarda corsiva nuova; non dimostrano di avere recepito pienamente la minuscola carolina, ma appaiono ancora alle tradizioni italo settentrionali librarie della corsiva nuova posata. La datazione di questi graffiti fino alla metà del secolo IX sembrerebbe indicare un sistema di insegnamento che su quella cronologia non ha ancora stabilizzato l’uso della minuscola carolina in area veronese. Presso il monastero di San Vincenzo al Volturno è stato rinvenuto un laterizio sul quale compaiono firme, motivi figurativi geometrici e disegni di animali. Sul laterizio è menzionato il nome dell’abbate Epifanio (sec. 824-842). La qualità scrittoria degli scriventi, che può essere collocata in un livello medio alto, per chi utilizza anche i sistemi delle maiuscole decorate o per chi fa uso della minuscola beneventana delle origini; pochi sono gli scriventi che fanno uso della scrittura elementare di base, indicando con questo un nucleo di scriventi attivi con ogni probabilità presso il monastero medesimo, o comunque in area beneventana, in grado di realizzare la propria firma autografa e già in possesso della minuscola beneventana. E sotto il profilo della cronologia le scritture presenti indicano come pienamente già sviluppata la minuscola beneventana per il periodo al quale si data il laterizio. Si conferma così la proposta di retrodatare la normalizzazione della scrittura beneventana già con la fine del secolo VIII.
2012
Archeologia della parola. Percorsi e strumenti per la tradizione della memoria nel monastero di San Vincenzo al Volturno (Studi Vulturnensi, 2)
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Archeologia parola_de_rubeis.pdf

non disponibili

Tipologia: Documento in Post-print
Licenza: Accesso chiuso-personale
Dimensione 902.27 kB
Formato Adobe PDF
902.27 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10278/37549
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact