Gli studi di Ragioneria e di Economia aziendale hanno subito negli ultimi anni una profonda accelerazione sui temi connessi all'introduzione dei principi contabili internazionali nei sistemi normativi degli stati membri. La natura e l'origine degli IAS/IFRS comportano un continuo dinamismo, talora recepibile con difficoltà all'interno di ordinamenti giuridici regolati da sistemi di leggi scritte: un esempio può riscontrarsi nella proposta di direttiva europea tendente a semplificare le procedure contabili delle imprese di piccole dimensioni, sino ad esonerarle del tutto dagli obblighi inerenti la redazione e la pubblicazione del bilancio d'esercizio. A ciò fa da contrappeso la sempre più analitica regolazione degli elementi da rappresentare nei bilanci delle società di maggiori dimensioni, oggetto di frequenti mutamenti degli standard. Fra questi due estremi è tuttora in corso il dibattito sul possibile avvicinamento delle regole contabili relative alle società medio-piccole, rispetto a quelle previste per le "grandi". In questo contesto lo IASB ha prodotto un apposito standard rivolto alle imprese di minori dimensioni. L'Unione Europea non ha adottato, per ora, tale proposta, ma ha lanciato una consultazione dei principali interlocutori istituzionali sull'opportunità di tale adozione. Ad essa hanno risposto, fra gli altri, l'Organismo italiano di contabilità ed il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, fornendo importanti osservazioni critiche. Il presente volume accoglie i contributi di studiosi italiani e esteri, che hanno trattato l'argomento sotto diverse ottiche, proponendo anche possibili soluzioni.
Le criticità d'implementazione dell'IFRS per le PMI in Europa e in Italia
C. GIANFELICI
2011-01-01
Abstract
Gli studi di Ragioneria e di Economia aziendale hanno subito negli ultimi anni una profonda accelerazione sui temi connessi all'introduzione dei principi contabili internazionali nei sistemi normativi degli stati membri. La natura e l'origine degli IAS/IFRS comportano un continuo dinamismo, talora recepibile con difficoltà all'interno di ordinamenti giuridici regolati da sistemi di leggi scritte: un esempio può riscontrarsi nella proposta di direttiva europea tendente a semplificare le procedure contabili delle imprese di piccole dimensioni, sino ad esonerarle del tutto dagli obblighi inerenti la redazione e la pubblicazione del bilancio d'esercizio. A ciò fa da contrappeso la sempre più analitica regolazione degli elementi da rappresentare nei bilanci delle società di maggiori dimensioni, oggetto di frequenti mutamenti degli standard. Fra questi due estremi è tuttora in corso il dibattito sul possibile avvicinamento delle regole contabili relative alle società medio-piccole, rispetto a quelle previste per le "grandi". In questo contesto lo IASB ha prodotto un apposito standard rivolto alle imprese di minori dimensioni. L'Unione Europea non ha adottato, per ora, tale proposta, ma ha lanciato una consultazione dei principali interlocutori istituzionali sull'opportunità di tale adozione. Ad essa hanno risposto, fra gli altri, l'Organismo italiano di contabilità ed il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, fornendo importanti osservazioni critiche. Il presente volume accoglie i contributi di studiosi italiani e esteri, che hanno trattato l'argomento sotto diverse ottiche, proponendo anche possibili soluzioni.File | Dimensione | Formato | |
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