Nel 1952 Mondadori lanciò la collana Urania e il suo primo curatore, Giorgio Monicelli, coniò il termine “fantascienza”. Fu un successo travolgente, in un Paese che si stava lasciando la guerra alle spalle e cercava nuove idee e nuovi sogni. Urania è certamente la più famosa e longeva collana di fantascienza, la sola ad essere ancora attiva dopo quasi settant'anni. Nella mostra, che è stata realizzata per celebrare questo successo, viene ripercorsa la storia della fantascienza in Italia proprio attraverso le vicende di tale collana e dei suoi curatori. Una storia legata indissolubilmente alla cultura pop della seconda metà del Novecento. Sono esposte alcune copie di riviste degli albori del genere fantascientifico, quando nel 1926 l’editore Hugo Gernsback lanciò la prima rivista di fantascienza Amazing Stories, e coniò il termine science-fiction, due azioni grazie alle quali è considerato oggi il padre della fantascienza. Inoltre, una lunga linea del tempo della fantascienza accompagna il visitatore attraverso un genere nato a fine ottocento e oramai diventato fenomeno di massa, che ha trovato grande spazio anche nel cinema e nei fumetti. Una sezione speciale è dedicata ad uno dei più grandi scrittori di fantascienza: Isaac Asimov. Nel corso della sua carriera, ha vinto diversi Hugo e Nebula Awards, oltre ad aver ricevuto vari riconoscimenti da istituzioni scientifiche. Ha dichiarato durante un'intervista televisiva che sperava che le sue idee potessero sopravvivere alla sua morte. Il suo desiderio si è certamente avverato! Infine viene raccontata anche la storia recente, ma poco conosciuta, della folta pattuglia di giovani appassionati di fantascienza che negli anni ‘50-’60 venne definita il “clan dei veneziani”. Oltre a giornalisti e scrittori questo gruppo annoverava tra le sue fila narratori e cineasti, fumettisti, musicisti e scrittori di teatro. Grazie anche a loro, Venezia diede un contributo originale alla fantascienza nazionale.

Invasion. Viaggio nella fantascienza. 1952-2022 da Urania a Venezia, L'esposizione (26/11,2021 - 10/04/2022) realizzata dal Centro Culturale Candiani in collaborazione con la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, l’Università Ca’Foscari – Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati, e la partecipazione dell’artista Maurizio Ercole e dello scrittore e pittore Renato Pestriniero.

Scarsella Alessandro
Membro del Collaboration Group
2021-01-01

Abstract

Nel 1952 Mondadori lanciò la collana Urania e il suo primo curatore, Giorgio Monicelli, coniò il termine “fantascienza”. Fu un successo travolgente, in un Paese che si stava lasciando la guerra alle spalle e cercava nuove idee e nuovi sogni. Urania è certamente la più famosa e longeva collana di fantascienza, la sola ad essere ancora attiva dopo quasi settant'anni. Nella mostra, che è stata realizzata per celebrare questo successo, viene ripercorsa la storia della fantascienza in Italia proprio attraverso le vicende di tale collana e dei suoi curatori. Una storia legata indissolubilmente alla cultura pop della seconda metà del Novecento. Sono esposte alcune copie di riviste degli albori del genere fantascientifico, quando nel 1926 l’editore Hugo Gernsback lanciò la prima rivista di fantascienza Amazing Stories, e coniò il termine science-fiction, due azioni grazie alle quali è considerato oggi il padre della fantascienza. Inoltre, una lunga linea del tempo della fantascienza accompagna il visitatore attraverso un genere nato a fine ottocento e oramai diventato fenomeno di massa, che ha trovato grande spazio anche nel cinema e nei fumetti. Una sezione speciale è dedicata ad uno dei più grandi scrittori di fantascienza: Isaac Asimov. Nel corso della sua carriera, ha vinto diversi Hugo e Nebula Awards, oltre ad aver ricevuto vari riconoscimenti da istituzioni scientifiche. Ha dichiarato durante un'intervista televisiva che sperava che le sue idee potessero sopravvivere alla sua morte. Il suo desiderio si è certamente avverato! Infine viene raccontata anche la storia recente, ma poco conosciuta, della folta pattuglia di giovani appassionati di fantascienza che negli anni ‘50-’60 venne definita il “clan dei veneziani”. Oltre a giornalisti e scrittori questo gruppo annoverava tra le sue fila narratori e cineasti, fumettisti, musicisti e scrittori di teatro. Grazie anche a loro, Venezia diede un contributo originale alla fantascienza nazionale.
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