Nel V libro dell’Etica Nicomachea Aristotele offre una trattazione sistematica, ancorché sintetica, della giustizia distributiva, esplicitando quali siano i tipi di beni verso cui si esercita, quali siano i termini entro cui si attua la distribuzione, quale tipo di proporzione la regoli e quale sia il fine per cui debba essere realizzata. In particolare, la giustizia distributiva è presentata come quella specie di giustizia intesa a regolare la distribuzione di beni pubblici (onori e ricchezze) tra i membri di una comunità politica (cfr. Arist. EN V 5, 1130b 30-32). Lo scopo poi della giustizia distributiva è indicato chiaramente nella pace sociale: essa è chiamata a preservare i rapporti di forza esistenti tra i cittadini (cfr. Arist. EN V 5, 1131a 22-24). La distribuzione, quindi, deve seguire una proporzione geometrica tale per cui, date due persone tra loro diverse per merito (axia) e dati i beni da distribuire, la quantità di beni distribuita deve essere proporzionale al merito delle persone. Aristotele, tuttavia, non specifica in cosa debba consistere il merito in base al quale i cittadini possono essere considerati tra loro differenti. A causa di ciò, la critica ha tacciato l’analisi sviluppata nell’etica di formalismo logico e ha per lo più cercato nella Politica uno sviluppo e un approfondimento della dottrina. Se tale prospettiva, tuttavia, è certamente servita a spiegare pienamente la concezione aristotelica della giustizia distributiva in ambito politico, non è stata altrettanto efficace nell’analisi di questa forma di giustizia nel contesto dell’indagine della virtù etica in cui si colloca. Lo scopo del presente lavoro sarà quindi esaminare la nozione aristotelica di giustizia distributiva alla luce dell’indagine svolta nel V libro dell’EN. Si spiegherà perché e in che modo una trattazione della giustizia distributiva concepita, da un lato, nel quadro di un’analisi della virtù etica, dall’altro, nel contesto di una indagine semantica della giustizia sia rilevante per la filosofia politica di Aristotele.

La virtù etica della giustizia distributiva e la sua rilevanza politica

Francesca Masi
2021-01-01

Abstract

Nel V libro dell’Etica Nicomachea Aristotele offre una trattazione sistematica, ancorché sintetica, della giustizia distributiva, esplicitando quali siano i tipi di beni verso cui si esercita, quali siano i termini entro cui si attua la distribuzione, quale tipo di proporzione la regoli e quale sia il fine per cui debba essere realizzata. In particolare, la giustizia distributiva è presentata come quella specie di giustizia intesa a regolare la distribuzione di beni pubblici (onori e ricchezze) tra i membri di una comunità politica (cfr. Arist. EN V 5, 1130b 30-32). Lo scopo poi della giustizia distributiva è indicato chiaramente nella pace sociale: essa è chiamata a preservare i rapporti di forza esistenti tra i cittadini (cfr. Arist. EN V 5, 1131a 22-24). La distribuzione, quindi, deve seguire una proporzione geometrica tale per cui, date due persone tra loro diverse per merito (axia) e dati i beni da distribuire, la quantità di beni distribuita deve essere proporzionale al merito delle persone. Aristotele, tuttavia, non specifica in cosa debba consistere il merito in base al quale i cittadini possono essere considerati tra loro differenti. A causa di ciò, la critica ha tacciato l’analisi sviluppata nell’etica di formalismo logico e ha per lo più cercato nella Politica uno sviluppo e un approfondimento della dottrina. Se tale prospettiva, tuttavia, è certamente servita a spiegare pienamente la concezione aristotelica della giustizia distributiva in ambito politico, non è stata altrettanto efficace nell’analisi di questa forma di giustizia nel contesto dell’indagine della virtù etica in cui si colloca. Lo scopo del presente lavoro sarà quindi esaminare la nozione aristotelica di giustizia distributiva alla luce dell’indagine svolta nel V libro dell’EN. Si spiegherà perché e in che modo una trattazione della giustizia distributiva concepita, da un lato, nel quadro di un’analisi della virtù etica, dall’altro, nel contesto di una indagine semantica della giustizia sia rilevante per la filosofia politica di Aristotele.
2021
Ricerche aristoteliche. Etica e Politica in questione
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