L'articolo analizza i testi di alcune viaggiatrici che, tra Ottocento e Novecento, hanno visitato la Dalmazia e ne hanno scritto: le autrici di cui ci si occupa sono Dora d'Istria, che ha lasciato un'opera straordinaria sulla condizione delle donne nei paesi che ha visitato, "Les femmes en Orient", due volumi pubblicati tra il 1859 e il 1860, Luigia Codemo, con "Un viaggio a bordo" del 1886, Aurelia Cimino Folliero De Luna, "Lagune, monti e caverne. Ricordi de’ miei viaggi", del 1880 e i'interessante figura di Amy Bernardy, viaggiatrice in tutto il mondo, cui si deve una rilevante guida dedicata a "L’Istria e la Dalmazia" (1915). i profili di queste viaggiatrici si affacciano nelle loro pagine con discrezione, attente piuttosto agli altri e alle situazioni, le difficoltà, le aspirazioni dei paesi di volta in volta visitati. Se una specificità emerge nelle loro opere, la si ritrova nella concretezza delle loro osservazioni, nell’autonomia delle loro valutazioni, che ne rivelano la capacità di appuntare uno sguardo diverso sulle realtà oggetto del loro discorso.
"Sguardi di viaggiatrici italiane sulla Dalmazia tra Otto e Novecento"
Ricciarda Ricorda
2021-01-01
Abstract
L'articolo analizza i testi di alcune viaggiatrici che, tra Ottocento e Novecento, hanno visitato la Dalmazia e ne hanno scritto: le autrici di cui ci si occupa sono Dora d'Istria, che ha lasciato un'opera straordinaria sulla condizione delle donne nei paesi che ha visitato, "Les femmes en Orient", due volumi pubblicati tra il 1859 e il 1860, Luigia Codemo, con "Un viaggio a bordo" del 1886, Aurelia Cimino Folliero De Luna, "Lagune, monti e caverne. Ricordi de’ miei viaggi", del 1880 e i'interessante figura di Amy Bernardy, viaggiatrice in tutto il mondo, cui si deve una rilevante guida dedicata a "L’Istria e la Dalmazia" (1915). i profili di queste viaggiatrici si affacciano nelle loro pagine con discrezione, attente piuttosto agli altri e alle situazioni, le difficoltà, le aspirazioni dei paesi di volta in volta visitati. Se una specificità emerge nelle loro opere, la si ritrova nella concretezza delle loro osservazioni, nell’autonomia delle loro valutazioni, che ne rivelano la capacità di appuntare uno sguardo diverso sulle realtà oggetto del loro discorso.File | Dimensione | Formato | |
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